ART FOR ANT: QUANDO L’ARTE INCONTRA LA BENEFICENZA
Di Carlo Caprino (del 31/12/2008 @ 10:01:27, in Cultura, letto 3753 volte)

 

Martedì 30 dicembre, nella calda penombra delle volte di tufo del “Santa Sofia” tre artisti danno appuntamento al loro pubblico, in bilico tra Natale e Capodanno, per divertirsi a fin di bene.

Alessandro Guido e Giovanni Santese con le loro chitarre, Paolo Piccione con i suoi pennarelli, FranZ Lenti, Giuseppe Santese, Michele Pierri e gli altri ragazzi della associazione “La Banna” con il loro entusiasmo, che neppure il raffreddore è riuscito – eccezione al “nomen omen” – a raffreddare.

All’ingresso tre muliebri Grazie a ricordare lo scopo della serata: raccogliere fondi a favore dell’A.N.T. – Associazione benemerita che lotta contro il male una volta incurabile ma ancora oggi subdolo e insidioso. Apre il concerto Giovanni Santese, e racconta di ciminiere falliche e lune spaesate, di amori ipocriti e parole spaesate. Un pugno di canzoni offerte con semplicità e senza retorica, che arrivano dritte al cuore di chi ha orecchie per ascoltare.

Rapido cambio di chitarra e ad abbarbicarsi sullo sgabello è Alessandro Guido, spacciato ripetutamente per carosinese, non riuscendo l’interessato a meglio dettagliare le sue provenienze geografiche. Canta di chi il lavoro lo cerca e di chi lo ha, di chi deve andare a Trieste per ottenerlo e di chi – nonostante tutto – “stè bbuene”. Note fluide e distillati di ironia, offerti col garbo di chi riesce ad essere a far sorridere e riflettere al tempo stesso. Inatteso bis richiesto a gran voce dal pubblico è “None ma’”, blues antologico che raccoglie le frasi che tutti noi figli abbiamo sentito dirci almeno una volta nella nostra vita.

Sullo schermo al fianco dei musicisti scorrevano le vignette tracciate da Paolo Piccione, manduriano con simpatie francesi, che ricorda nel più classico degli appuntamenti immancabili, i fatti salienti del 2008: Brunetta contro i fannulloni e la Gelmini contro la scuola, la munnezza napoletana e la diossina tarantina, Cavalieri impomatati e Prodi scavallati.

Un altro appuntamento riuscito per questa settimana (s)bianca, che lontana dai clamori autoreferenziali ha offerto ai grottagliesi (e non solo...) una serie di appuntamenti più unici che rari, con buona pace di chi avrebbe saputo fare di meglio, ma dice come solo dopo che gli altri hanno già fatto...


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