ELEZIONI 09: LA NOTA POLITICA SULLA CAMPAGNA ELETTORALE GROTTAGLIESE PRIMA DELLO SPOGLIO DELLE PROVINCIALI
Di Enrico Carassi (del 08/06/2009 @ 10:23:40, in Politica, letto 2652 volte)

Elezioni 2009Mancano poche ore allo spoglio delle urne per le elezioni del 6 e 7 giugno 2009 inerenti il rinnovo del Consiglio Provinciale. Ma facciamo un passo indietro ed espriamo una nota politica (adesso che i giochi ormai sono fatti e non si corre il rischio di influenzare gli elettori) su questa campagna elettorale ormai alle spalle. Questa nota è stata scritta sabato scorso 6 giugno 2009 e abbiamo preferito pubblicarla solo oggi per rispetto elettorale.

 

Due dati certi: pochissima propaganda per le elezioni europee, massimo impegno e dedizione per le amministrative.

Grottaglie ha risposto con ardore e passione: tutti i candidati presidenti sono venuti nella città delle ceramiche. Dal comizio con i botti di capodanno di Giancarlo Cito alla difesa su più fronti del presidente uscente Gianni Florido, passando per il sempreverde Domenico Rana e la new entry Emanuele Fisicaro.

Il partito di governo grottagliese, il PD, è stato il più presente, il più impegnato, il più organizzato. Ha creato il brand "Grottaglie Conta" per la sua propaganda elettorale ricca di spot, convegni, partecipazioni. E' stato il primo e unico partito a "cambiare" il modo di fare propaganda a Grottaglie. Suona strana questa affermazione se si pensa che proprio il PD è il partito più tradizionalista e conservatore della città delle ceramiche.

Ha sorpreso. E' stato il primo ad aprire il comitato elettorale, il primo a tappezzare la città con slogan e promesse.

Ha arricchito con la venuta a Grottaglie per un comizio sul palco elettorale e per una passeggiata nelle botteghe delle ceramiche del leader nazionale del PD Massimo D'Alema, addirittura nella mattinata della festa nazionale del 2 giugno. Sicuramente una campagna elettorale mirata, studiata a tavolino senza lasciare nulla di intentato e nulla di non pensato.
Ha preferito spazi aperti e palchi in piazza per i proprio comizi piuttosto che sale e salette interne.

Di diverso avviso è stato invece il PDL di Silvio Berlusconi.

Il primo giugno Michele Santoro ha portato a Grottaglie il Ministro Raffaele Fitto, preferendo l'angusta sala di un noto ristorante rispetto al palco di una piazza pubblica. I maligni sostengono da sempre che quando "un personaggio" non tira conviene sempre riempire una piccola saletta e non correre il rischio di vedere una piazza vuota e senza persone. Ma forse si tratta solo di elettorati diversi che vogliono situazione diverse.

Ma su palco è salito lui: Michele Santoro che senza paure e con tanto coraggio ha fatto la sua solita, ma i dati sostengono "fruttuosa", campagna elettorale. E' stato accusato di essere gretto e paesano. E' stato accusato di aver fatto una campagna elettorale da candidato al comune e non alla provincia. Accuse che vengono inviate ad ogni competizione elettorale, e che, puntualmente, con i risultati alla mano, respinge in modo cinico ed ironico.

Ci si aspettava più comunicazione da Damiano Comes, l'imprenditore prestato al sociale e incredibilmente entrato in politica.

Abbiamo assistito ad una campagna elettorale partita in sordina ma diventata accesa e a tratti infuocata.

Ha tenuto banco la vicenda di Lilli D'Amicis e del suo strano sostentamento verso un altro candidato di un altro partito rispetto al quello per cui ha ricevuto la carica di commissario cittadino.

Come al solito anche in questa campagna elettorale chi ha "sparato più cartucce" sono stati proprio il PD e il PDL: nella fattispecie Luciano Santoro, Giampiero Mancarelli, Michele Santoro.

Gli altri candidati hanno recitato la poesia a memoria e si sono comportati come meglio hanno potuto. Le new entry e le vecchie glorie non potevano fare altrimenti rispetto a questi 3 grossi pezzi da 90!

Non si è risolto il dilemma dell'Udeur e dei suoi rappresentanti in consiglio e giunta comunale. Non si è capito se appoggeranno Florido oppure, come da direttive nazionali, regionali e soprattutto proviniciali, appoggeranno Domenico Rana. Erano con due piedi in una scarpa e cosi son rimasti, per la loro gioia chiaramente.

Si è sgretolata completamente l'UDC grottagliese: l'Avv. Antonio Cavallo è ritornato nel Pdl, l'ex commissario cittadino Franco Caretta ha dato le dimissioni per divergenze con il consigliere regionale Antonio Scalera, i due consiglieri comunali Santoro Giuseppe e Santoro Antonio risultano "non pervenuti", sono stati schierati due candidati dalla segreteria tarantina, che nulla centrano con l'udc locale.

Avevamo previsto esattamente ciò che è avvenuto nella campagna elettorale.

Tra poche ore sapremo chi l'avrà spuntata.


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