Oggi, lunedì 13 luglio, la redazione di GrottaglieInRete è stata contattata telefonicamente da un cittadino che ci ha segnalato un episodio di inciviltà, che pare si sia ripetuto più volte negli ultimi giorni.

L’appuntamento è per le 14,00 nello spiazzo adiacente al nuovo Istituto Statale d’Arte, in cui sono ospitati dei cassonetti per la raccolta differenziata e quelli per i rifiuti normali.

I due gruppi di cassonetti non distano tra loro più di qualche metro, una distanza evidentemente eccessiva per chi preferisce riempire con pacchi di giornali neppure liberati dalla fascetta di imballaggio (e quindi non distribuiti al dettaglio) i cassonetti per i rifiuti urbani, invece che le campane per la raccolta della carta.

La cosa pare che si ripeta spesso, con il duplice danno di non riciclare quintali e quintali di carta e di occupare inutilmente i cassonetti destinati ai rifiuti. In quest’ultimo caso, molti utenti non vanno a cercare un cassonetto libero ma poggiano i loro rifiuti fuori dal cassonetto, alla mercè di caldo, ratti, insetti e cani randagi, con conseguenze facilmente immaginabili per l’igiene pubblica. Al cittadino che ci ha segnalato l’increscioso evento è stato riferito che l’isola ecologica di Grottaglie sembra non accetti simili quantitativi di carta, perché destinata – pare – solo ad una utenza domestica o similare; ma appare improbabile che se i giornali venissero versati nelle apposite campane, non verrebbero smaltiti in maniera corretta.

Il cittadino che ci ha contattato è un fiume in piena, ha trovato finalmente qualcuno che lo ascolta, dopo tante telefonate inascoltate e così continua con le sue perplessità: è possibile che chi si occupa di distribuire quintali di carta non sappia che ci sono mezzi appositi che ritirano cartoni ed imballaggi dagli esercizi commerciali? Possibile che davvero l’isola ecologica non possa (voglia?) accettare quantitativi di carta eccedenti quelli di una famiglia “normale” (volutamente tra virgolette); quanti cassonetti in città sono occupati da rifiuti che potrebbero – o meglio, dovrebbero – essere smaltiti in maniera più appropriata? Quanti quintali di carta ogni giorno vengono sprecati così?

Difficile non concordare con questo cittadino, che ci accompagna ad assistere ad un altro sconcio: nello spiazzo erboso adiacente – tra l’istituto d’arte e via De Gasperi non va meglio; ogni sera vi si radunano gruppi di ragazzi che consumano birre ed altre bevande, lasciando poi bottiglie e lattine sparse nelle aiuole o destinate ad essere bersaglio di lanci di pietre ed altro. Anche in questo caso, l’incolumità dei passanti – specie anziani e bambini – è a rischio, mentre della cosa sembra non accorgersi nessuno, oltre che coloro che continuano a rimuovere cocci e immondizia, supplendo al lavoro di chi dovrebbe pulire e vigilare.