LORIS FORMUSO: UN GROTTAGLIESE IN SERIE A, NEL PARMA, GOCHERA' CONTRO IBRA, DEL PIERO, BUFFON
Di Redazione (del 14/07/2009 @ 21:52:12, in Sport, letto 6630 volte)

Loris Formuso: un grottagliese in serie AUn grottagliese in serie A. È Loris Formuso. 18 anni compiuti lo scorso 12 gennaio. Attaccante prestante (alto 1,85 per un peso di 77 chilogrammi), la scorsa stagione è stato individuato dal Parma per il cui ritiro della prima squadra ora è stato convocato. Purtroppo non ci sarà dall’inizio. «Ho giocato in sofferenza l’anno scorso - dice Formuso - ed a stagione finita mi sono sottoposto ad un intervento all’ernia inguinale. Ho appreso della convocazione con grande entusiasmo e mi dispiace non potermi aggregare sin dall’inizio».

Cresciuto nelle giovanili del Grottaglie dove ha iniziato a 6 anni. Seguito dai vari mister (Orlando, Rismondo, Motolese, Di Federico, Claveri), a suon di gol giunge all’attenzione del Taranto dove inizia la trafila delle giovanili coi tecnici. Di lui si ricorda Montervino, per il quale segna 86 volta con la maglia «Giovanissimi». Torna a Grottaglie per giocare con gli Allievi di Anastasia (28 gol) e contemporaneamente nella juniores di Annicchiarico realizzando 5 goal in vari spezzoni di partita. Di nuovo a Taranto, con gli Allievi di Passariello, ed anche in questo caso gioca in categoria superiore: con la Berretti di Pastorelli. Lo nota il ds Evangelisti e viene aggregato alla prima squadra con cui a 16 anni esordisce in Coppa Italia nel derby contro il Martina. L’anno seguente va in prestito al Lecce Primavera. Ci resta fino a gennaio, poi rientra a Taranto. La scorsa stagione a Fasano, in D. 16 presenze e 7 goal fino a gennaio quando passa al Parma con cui è legato fino al giugno del 2012.

Ragazzo schivo, modesto, serio, educato, Formuso ha sempre dato l’impressione di avere quel quantum per vivere nel calcio che conta. «Sono un professionista e ancora non ci credo. Sto vivendo un sogno. Durante la partita Francavilla-Fasano - terminata 1-1 con gol ndr -, in tribuna c'era il responsabile del Parma, Palmieri, il quale mi ha notato facendo di tutto per portarmi in gialloblù. A me sembra uno scherzo, ma il giovedì seguente ero davvero a Parma». Qui il grottagliese si è allenato con la prima squadra, salvo giocare con la Primavera di Manzo, collezionando 16 presenze e 9 reti.

Cosa cambia tra un torneo di D ed uno giovanile professionistico? «Mi sono ambientato rapidamente - risponde Formuso - perché il mondo del calcio a questi livelli è surreale. A me preme ringraziare tutti coloro sopra citati a cui aggiungo mister Maiuri e in particolar modo tutta la mia famiglia che mi è stata sempre vicino ed a cui devo tutto».

Ma per Formuso il Parma non è un treno per la gloria: «Io non credo a nessun treno ma credo in me stesso. Voglio segnare molti goal per ritagliarmi quanti più spazi possibile. In vista del top del calcio, non credo di essere ancora pronto del tutto, per questo sto lavorando molto intensamente. Se mi sarà data una chance, io sarò lì come un falco a prenderla al volo» . fonte: Gazzetta del Mezzogiorno


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