Dopo una giornata di lavoro in cui tutti intorno a te si sono lamentati di tutto e di tutti, dove ti sembra che non funzioni nulla ed hai una forte pulsione ad odiare l'Universo, tanto viscerale da farti chiedere se in realtà non sia semplicemente voglia di odiare te stesso, giungi a casa.
Finalmente relax? Macché! Anche qui, sia pure di diversa natura, ci sono altri problemi che ti travolgono in quanto componente del nucleo familiare, ed allora comprendi che il nocciolo della questione non è la soluzione dei problemi individuali ma è qualcosa di più profondo, è la cultura della società a cui appartieni, che si sente realizzata quando si lamenta e riesce a trovare la motivazione per cui essere infelice, distruggere tutto ciò che gli è intorno anziché rimboccarsi le maniche per migliorarlo. Una cultura abbastanza miope, che ha difficoltà perfino a riconoscere il record di pace raggiunto dalla nostra amata Italia a 65 anni dalla fine dell’ultimo conflitto interno, così come non sempre rileva lo sviluppo dei diritti umani, testimoniato tra l’altro dalla maggiore sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e dal riconoscimento di nuovi reati contro la dignità della persona, come lo stalking.
Per godere di una boccata d’aria pura senza prendere la bicicletta ed andare in campagna, procedi verso il Centro Storico di Grottaglie, la zona più bella del tuo paese, guidato dal ricordo di una massima dell’arte: “la bellezza ci salverà”. Superato l’arco, inizi a respirare un’atmosfera diversa, ascolti le voci che provengono dalle case, noti con lo sguardo uomini e donne con caratteristiche diverse dalle tue: persone di colore, con occhi a mandorla, donne con tratti slavi che hanno una propensione al sorriso superiore alla tua. Come se una piccolissima parte dell’universo si fosse riunita in quella zona di Grottaglie. Pensi alle storie che tutti loro hanno vissuto e ai sogni di un futuro migliore in cui confidano.
Una discutibile applicazione dei principi del “libero mercato”, ha fatto si che a Grottaglie si verificasse il paradosso che la zona più bella fosse popolata dagli stranieri per via dei prezzi bassi degli alloggi. Il costo della modernità, la scomodità di non poter avere lo spazio per parcheggiare l’automobile sotto la propria abitazione e una ricerca spasmodica della comodità, ha voluto che abbandonassimo a se stessa la zona che meglio rappresenta le nostre origini per andare a vivere in appartamenti che sempre più assomigliano ai loculi dei cimiteri. Oggi il miglioramento e la manutenzione di edifici spesso secolari è resa possibile grazie a chi ha continuato a vivere lì ed agli stranieri che stanno dando nuova linfa vitale a questa zona della nostra comunità, in attesa di un progetto che la rilanci.
Procedendo nella passeggiata incontri un ragazzo di origini croate a cui, negli ultimi mesi, ti accomuna la passione per le arti marziali; da diversi anni è a Grottaglie dove lavora con dignità e soddisfazione in una azienda locale. Sorseggiando una birra in uno dei locali vicino alla Chiesa Madre, ti racconta la giornata appena trascorsa, la sua vita prima di stabilirsi a Grottaglie ed i paradossi della cultura da cui proviene. Comprendi che alcuni suoi ragionamenti hanno radice e fondamento nei discorsi tipici dei grottagliesi quali “nel centro storico non si può vivere perché nessuno si fa i fatti suoi, non conviene sposarsi, ect.”
Cominci a chiederti se non siamo noi stessi a rovinare gli stranieri con la nostra iper-egocentricità che spesso sfocia in pessimismo distruttivo, quando avremmo tanto da imparare dal lato buono delle tradizioni diverse dalle nostre... dopotutto se il numero degli stranieri residenti aumenta è perché gli italiani hanno sempre più “paura di vivere”, una fobia spesso evidente nella paura del matrimonio o nella preoccupazione al pensiero di aver più di un figlio; tanto tutto si giustifica con un semplice “non c’è lavoro per i giovani, è tutta colpa degli stranieri, la politica fa schifo, ect.“
Non hai fatto chissà quale scoperta, eppure la passeggiata ti ha aiutato a vedere il mondo intorno a te da un punto di vista diverso e così, sorridendo, ritorni verso la tua casa, situata nella zona “fredda” di Grottaglie.
Gir: 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, dalla Citta' di Grottaglie