2 NOVEMBRE: COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI. NON SOLO IN QUESTO PERIODO
Di Carlo Caprino (del 02/11/2010 @ 11:39:16, in Editoriali, letto 6598 volte)

L’inizio di novembre è caratterizzato da due giorni particolari, uno associato ad una festa come Halloween, che prende sempre più piede ad ogni anno che passa, l’altro dedicato alla commemorazione dei defunti, una usanza che viceversa registra una certa disaffezione, dovuta a diversi fattori.

Una sempre più elevata mobilità sociale, che porta sempre più figli a risiedere e lavorare anche a diverse centinaia di chilometri di distanza dalla città di origine, una drastica diminuzione nel numero dei componenti delle famiglie, una sorta di rifiuto per una ritualia religiosa sentita come antiquata e grottesca, sono solo alcuni dei fattori che segnano il declino di questa ricorrenza, a cui si deve aggiungere il fatto che – non essendo il 2 novembre una giornata festiva – risulta per molti impossibile recarsi al cimitero ad onorare i propri cari defunti.

Ma proprio questo ultimo fattore, lungi dall’essere un problema, può essere una soluzione; perché limitare il ricordo e l’omaggio ai defunti al solo due novembre, magari anche pagando ad un prezzo esorbitante crisantemi e ceri? I cimiteri sono aperti ogni giorno, e non solo i primi di novembre, e possono essere visitati anche durante le ferie estive o le vacanze natalizie.

 

 




Si potrebbe discutere a lungo sui motivi che portano molte persone, oggi più di ieri, a “rifiutare” l’idea della morte, a rimuoverla dai loro pensieri, ad essere incapaci di elaborare il lutto o la scomparsa di una persona cara; certamente conta molto il netto cambiamento negli stili di vita verificatosi negli ultimi decenni, uno stile di vita sempre più “artificiale” e frettoloso, lontano dai cicli e dagli eventi naturali, come sono –la nascita e – appunto – la morte.

 

 

 

 

 


Ecco allora che la visita ai cari defunti può diventare in ogni momento, e non solo nella giornata tradizionalmente deputata, una occasione di vivere tempi più “umani” e rallentati, un momento di riflessione sul nostro presente ed un modo per sentire ancora vicino a noi, anche se non fisicamente, le persone care che abbiamo amato in vita.


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