Ancora una volta l’ampio parcheggio adiacente al municipio diventa nella notte il palcoscenico dove perpetrare un atto più delinquenziale che vandalico, che solo per un caso fortuito non è sfociato in una tragedia dagli esiti imprevedibili. Dopo la numerosa serie di incendi di autovetture dei mesi scorsi, infatti, nella notte tra il 13 ed il 14 dicembre, ignoti hanno svitato i bulloni che tenevano fissate le quattro ruote dell’autovettura di un professionista grottagliese impegnato nel campo sociale, lasciandone solo uno per ruota, fissati in maniera da mantenere le ruote al loro posto, sia pure con una precaria resistenza.

Il proprietario dell’autovettura, residente nel centro storico, nella mattina del 14 ha percorso con l’autovettura quasi un centinaio di chilometri poi, insospettito da rumori e vibrazioni anomale, ha controllato i pneumatici, rendendosi conto del pericolo corso. Appena tornato a Grottaglie, oltre ai controlli a cui ha sottoposto l’autovettura, il proprietario ha sporto regolare denuncia ed al momento gli inquirenti stanno indagando senza esludere né l'ipotesi di una "bravata" né quella più preoccupante dell'atto intimidatorio, acquisendo ogni elemento utile alla identificazione degli autori del gesto che – come detto – poteva avere conseguenze tragiche.

Dopo le azioni del piromane ed il furto di una bicicletta del progetto “Bike Sharing” parcheggiata di fronte alla scuola “Oberdan”, un nuovo e grave gesto che si può definire criminale senza timore di esagerare. Al calare delle tenebre la zona alla periferia del centro storico sembra diventare sempre più una sorta di “terra di nessuno”, in cui balordi privi di scrupoli e del minimo senso civico sembrano credere di poter fare ciò che più gli aggrada, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine a presidio della città. Occorrono forse sforzi più incisivi ed una maggiore collaborazione da parte della cittadinanza, per evitare il ripetersi di fatti che non possono non destare preoccupazione.