AURELIO MARANGELLA, PD, INTERVISTA A GIR: "TUTTA LA VERITA' SU DONATELLI, SEGRETERIA E CONGRESSO"
Di Carlo Caprino (del 04/08/2011 @ 09:43:47, in Politica, letto 2170 volte)

Il post-elezioni spesso ha, come effetto collaterale, un naturale e quasi fisiologico “riassestamento” all’interno dei partiti politici, volto a premiare i vincitori, a sostituire gli sconfitti ed a riempire i vuoti causati da promozioni e “cambi di casacca”. All’interno del Partito Democratico di Grottaglie, dopo l’elezione di Ciro Alabrese alla carica di sindaco e di sette candidati alla carica di consiglieri, è emersa prepotente la necessità di dare un senso ed un seguito all’avverbio “Oltre” che ha dato nome e senso alla coalizione vincitrice, e le ultime settimane hanno visto movimenti e prese di posizione che lasciano prevedere non poche novità da settembre in poi, a partire dalla elezione del nuovo gruppo dirigente e del nuovo segretari cittadino, come conseguenza delle dimissioni dalla carica di Massimo Serio, eletto consigliere e nominato capogruppo consiliare.

A succedergli, voci sempre più insistenti danno per certo sarà Aurelio Marangella, già coordinatore della coalizione risultata vincitrice alle elezioni amministrative, che abbiamo incontrato per una intervista che ha chiarito molti dubbi ed aperto prospettive inedite nel panorama del centrosinistra cittadino.

Allora, sig. Marangella, parliamo con il nuovo segretario cittadino del PD? Cosa c’è di vero nelle voci che la danno come sicuro successore a Massimo Serio?
Mi preme mettere subito in chiaro che il chiacchiericcio mediatico intorno alla mia persona quale potenziale futuro segretario cittadino del PD è a dir poco inopportuno. A seguito delle dimissioni dalla carica di Massimo Serio il partito è retto attualmente dal vicesegretario Carmine Trani, con cui io collaboro per portare avanti le incombenze dell’ordinaria amministrazione.

Questo mio attivo coinvolgimento nella attività del partito ha fatto si che qualcuno mi veda già come segretario di fatto, ma ovviamente non è così, così come non risponde al vero l’illazione che il nome del segretario venga “calato dall’alto” dalla dirigenza del partito, senza tenere conto delle indicazioni della base e delle candidature che ciascun iscritto può presentare”
.

 

 

 

Risposta diplomatica, ma non vorrà farci credere che l’idea di succedere a Serio non rientri nei suoi programmi…
Chiarisco meglio il mio pensiero: ovviamente vedermi indicato come prossimo segretario del PD mi riempie di orgoglio, poiché testimonia il riconoscimento della bontà di un lavoro fatto. Ciò non toglie che il sottoscritto non saluti con favore anche la presenza di altri candidati poiché ritengo che in un ottica di dialettica e confronto leale si discute e si va ai voti e poi – come si suole dire – vince il migliore.

Per parte mia ho un progetto che mira alla costituzione di un partito che superi la concezione di “fusione fredda” tra ex DS ed ex-Margherita e che in un congresso democratico dia vita ad un partito unito e coeso, che nella composizione degli organismi dirigenti tenga conto delle risorse disponibili e delle esperienze acquisite senza la pregiudiziale di una divisione partitica degli incarichi. Questo dovrebbe essere il primo passo lungo un percorso che vede come tappa iniziale il compattamento politico di una determinata area di cittadini che nelle scorse elezioni non si è riconosciuta nell’azione politica del PD, orientandosi verso i movimenti e le liste civiche, per poi mettere in campo un progetto a medio-lungo termine che permetta al PD ed al centro-sinistra di Grottaglie di esprimere dei suoi rappresentanti nelle istituzioni regionali e nazionali, da cui siamo assenti da troppo tempo.

A tutto ciò si giunge con la volontà e l’impegno a recuperare i valori più sani e più puri della militanza politica, in cui obbiettivi comuni siano il punto di incontro dei militanti, lasciando da parte egoismi e personalismi
”.

 

 

 

L’ultima parte della sua risposta sembra una replica a chi accusa il PD di un comportamento a dir poco “miope”, che lo porta a mettere da parte anche esponenti storici del partito come Francesco Donatelli, “forte” dei più di 400 voti ottenuti alle ultime elezioni, è così?
La questione è più complessa e merita di essere analizzata con attenzione. Intanto è bene ricordare a tutti che l’attuale segreteria ha portato alla vittoria alle elezioni amministrative la nostra coalizione ed il nostro candidato in un clima di oggettiva difficoltà, e questo non mi pare certo poco. Ma a coloro che reputano questi risultati addirittura “disastrosi” e frutto di una cattiva gestione rivolgo l’invito di esprimere in occasione del congresso tanto le loro critiche che le loro proposte di cambiamento, magari a supporto di una propria candidatura.

Nessuna norma vieta ad un vicesindaco ed assessore per due mandati amministrativi consecutivi di candidarsi alla carica di segretario cittadino, se ritiene di poter fare il bene del partito
.”

 

 

 

Già, il congresso cittadino; che previsioni ci sono?
In merito al congresso mi preme dire che scontiamo un ritardo di due anni, causato sia dagli appuntamenti elettorali che si sono succeduti l’uno dopo l’altro, sia da altri eventi e fenomeni “fisiologici” in un partito ricco di sensibilità come il PD. Al momento è presto per fare una data, che verrà decisa anche in base a fattori che vanno aldilà del semplice panorama cittadino, considerando anche l’ambito provinciale e le scadenze elettorali del capoluogo.

In conclusione allora, Aurelio Marangella è…?
Non certo il segretario deciso a tavolino da “quattro amici al bar”, come afferma qualcuno. Sono e rimarrò un militante attivo e partecipe delle attività del partito, a fianco delle compagne e dei compagni della base, qualunque sarà l’esito del congresso.”


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