Sono diverse le lettere dei cittadini grottagliesi che riceve la redazione di Gir. Lettere di cittadini grottagliesi che vogliono esprimere il loro pensiero su un fatto, su avvenimento, su una circostanza. Un "qualcosa" che ha come scenario la città di Grottaglie. Lettera come quella che che ci ha scritto Savero Fanigliulo:
La mia Città ha vissuto e vive una situazione politico-amministrativa veramente insolita e atipica: nelle scorse elezioni amministrative si sono presentate ben 21 liste e 8 candidati sindaco. Un record rispetto a tutte le altre Città che rinnovavano i loro Consigli comunali. Una così fitta presenza di partiti e liste civiche potrebbe apparire a molti come un indice di grande vitalità e di partecipazione civile e democratica della popolazione alla vita politica e amministrativa della Città.
Pur essendosi trattato di competizioni amministrative , la numerosità dei gruppi che si sono riversati nell’agone politico deve farci riflettere sul ruolo dei partiti tradizionali nella vicenda politica della Città delle Ceramiche e sullo specifico carattere politico manifestato dall’elettorato grottagliese. Né possiamo liquidare in modo definitivo, qui a Grottaglie, i partiti tradizionali senza riflettere sul raccordo simbiotico che questi dovrebbero instaurare con la politica nazionale e sul ruolo precipuo assegnato ad essi dalla Carta Costituzionale .
Se alcune liste civiche, presentatesi alle ultime elezioni amministrative, sono ben caratterizzate e motivate, in quanto derivano il loro consenso e la loro proposta politico-amministrativa da un’operatività di base legata al territorio ( ad es. Vigiliamo per la discarica, Sud in movimento), altri gruppi sono soltanto l’effetto di una logica politico-amministrativa di collateralità, di convenienza , di opportunità , di diatribe e divisioni intestine, privi come sono di riferimenti culturali specifici di senso e di valore , nonostante le sigle accattivanti di facciata . Il pullulare delle liste civiche, è evidente, è il sintomo che i partiti sono allo sbando, non essendo questi ultimi più in grado di interpretare e rappresentare a vasto raggio i bisogni del popolo grottagliese.
I partiti di centro ( UDC, API) e di centro -destra ( PDL, DESTRA) sono perennemente in conflitto ed esprimono ben poco sul piano delle idee e delle proposte. I rappresentanti negli ambiti istituzionali e della dirigenza partitica sono di spessore culturale e politico modesto. I migliori, delusi e umiliati, sono rimasti fuori ! Le proposte politiche delle Consulte Cittadine dell’API sono apprezzabili e degne di considerazione politica.
I partiti del centro- sinistra ( PD, SEL, IDV, ecc.) sono autocentrati , divisi, e spesso poco adusi al confronto democratico con la base . Il PD locale si avvale di una classe dirigente modesta culturalmente e politicamente. Invece di essere partito di massa, di movimento, di azione e di proposta , ama richiudersi in se stesso ed esprimere pareri solipsistici sui fatti e sugli eventi relativi alla vita sociale e politica cittadina. Da più parti provengono critiche al PD attuale affinchè si apra al confronto civile e democratico con la base . Questo partito non ha ritenuto ancora di convocare i suoi iscritti per una disamina dell’esito elettorale e per elaborare e definire politiche conseguenziali rinnovate e mature.
L’ultima presa di posizione di alcuni dirigenti sull’Ospedale di Grottaglie conferma un difetto di sensibilità rispetto ad un problema molto sentito dalla cittadinanza che, giustamente, minaccia di riversarsi nelle piazze per far valere il diritto alla salute minacciato da scelte politiche nazionali e regionali alquanto sciagurate e contraddittorie.
Il SEL è stato il partito più coerente ed aperto alle istanze del popolo di sinistra. Attraverso le primarie ha tentato di innescare un processo politico innovativo nella politica locale. Attualmente, spaccato al suo interno, denota poca chiarezza di intenti nei confronti della maggioranza e manifeste difficoltà riguardo, ad esempio, al destino del nosocomio di Grottaglie.
L’IDV locale è ben lungi dall’essere espressione del partito di Di Pietro. Mi è parso in alcune circostanze un gruppo attendista e poco propositivo. I dirigenti e i rappresentanti nelle istituzioni, fin’ora, hanno palesato scarse attitudini culturali e scarsa disponibilità al confronto civile e democratico.
Mi pare che a Grottaglie necessiti una riconversione nel modo stesso di fare politica. I partiti riprendano e valorizzino il loro ruolo! Non si disperdano i valori, le esperienze, i significati che i partiti possono ancora esprimere nei gesti, nelle azioni e nelle opere , in sintonia con la cultura, la storia e la coerenza delle idee."
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