LI VURTAGGHIE ANTICHI RICORDI: "CANNILLORA LA NVRINATA č FORA", I GIORNI DELLA MERLA
Di Angelo Nacci (del 28/01/2012 @ 10:00:00, in Li Vurtagghie, letto 1589 volte)

Gli ultimi tre giorni di Gennaio vengono tradizionalmente chiamati “i giorni della merla” perché vengono considerati come i giorni più freddi dell’ anno. Pertanto la grande festa di San Ciro, ricorrendo il 30 e 31 gennaio, ricade proprio in due di questi tre giorni. Sicuramente i giorni della merla saranno i più freddi dell’ anno ma alle nostre latitudini abbiamo spesso il ricordo di piacevoli processioni di San Ciro fatte sotto un tiepido sole.

Questo almeno è stato l’ andamento degli ultimi 6-7 anni. Spesso avrete sentito dire frasi tipo questa: ” L’ otr’annu alla prucissione ti Santu Ggiru facea talmente coto ca si putea sta puru sulu cu la ggiacca!”. Ma torniamo al nostro volatile. Perché vengono chiamati i giorni della merla? Le spiegazioni sono molteplici.

Una leggenda narra che in principio i merli erano bianchi. Durante un gelido inverno una merla coi suoi pulcini si riparò all’ interno di una canna fumaria di una casa per rimanerci il 29, 30 e 31 Gennaio. Riuscirono il primo Febbraio tutti neri a causa della fuliggine. Pertanto si dice che i merli siano neri proprio perché durante quei tre giorni freddissimi trovarono riparo in un comignolo.

 

 

 

Un’ altra leggenda narra che ai tempi in cui aveva solo 28 giorni, Gennaio si divertisse a maltrattare col suo freddo e con la sua neve una povera merla orgogliosa del suo candido piumaggio non appena questa usciva dal proprio nido. Allora la merla decise di rimanere chiusa nella sua tana per tutto il mese. Terminati i ventotto giorni uscì ma trovò una sgradevole sorpresa. Il mese di Gennaio per farle dispetto aveva chiesto in prestito tre giorni al successivo mese di Febbraio e pertanto le scatenò contro freddo, vento, pioggia e neve.

E allora la merla per sfuggire alla bufera trovò riparo in un comignolo per rimanerci tre giorni. Quando uscì però il suo bel piumaggio candido era diventato nero a causa del fumo presente nel camino. E così da quel giorno i merli diventarono neri e quei tre freddissimi giorni in cui la merla trovò riparo nella canna fumaria del camino presero il nome di “giorni della merla” che sono appunto il 29, 30 e 31 Gennaio, giorni che il mese di Gennaio prese in dono da Febbraio.

 

 

 

Collegati ai giorni della merla poi ci sono le classiche previsioni del tempo dei giorni successivi. Infatti vi è un detto che dice che se i giorni della merla sono molto freddi, la primavera sarà mite. Se invece i giorni della merla sono meno freddi la primavera arriverà in ritardo. Da qui ci riconduciamo ad altri detti come quello sull’ orso che prepara la tana o quello grottagliese che dice :”Ci Scinnaru no scinnarescia Firbaru male la penza”.

Accade spesso che le leggende ed i detti popolari riescano ad azzeccare le previsioni, infatti in questi giorni man mano che ci avviciniamo alla grande festa di San Ciro la temperatura sta via via abbassandosi e questo ci lascia pensare che probabilmente gli ultimi tre giorni di Gennaio saranno davvero freddi. Non ci dimentichiamo che i giorni più freddi di sempre a Grottaglie furono proprio i giorni della merla del lontano 1979 quando si toccarono i -10 °C e nonostante questo molti fedeli sono ugualmente andati dietro la processione scalzi.

 

 

 

I collegamenti della leggenda con la realtà comunque non mancano. Nel secondo racconto infatti il mese di Gennaio chiedeva 3 giorni a Febbraio. Infatti nel calendario romano Gennaio era più corto e contava solo 29 giorni. Ma perché si tira in ballo proprio la merla? Il merlo per i contadini e per i cacciatori è un volatile che negli anni è stato sempre preso come riferimento stagionale in quanto tradizionalmente il canto del merlo preannuncia la fine dell’ inverno così come quello del cuculo preannuncia l’ arrivo della primavera. Il grande freddo quindi è come se terminasse ad inizio Febbraio dopo un violento colpo di coda negli ultimi tre giorni di Gennaio.

Con questa riflessione va a braccetto un altro detto che dice:” Cannillora la nvirnata è fora” e cioè che a partire dal 2 Febbraio, giorno della Candelora, l’ inverno ormai è alla fine. Ma questa è un’ altra storia…


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