LETTERE DEI CITTADINI, S. FANIGLIULO SUI NUOVI COMPRENSORI SCOLASTICI: “E CHI VIVRÀ VEDRÀ”
Di Redazione (del 20/02/2012 @ 11:54:36, in Lettere, letto 971 volte)

In un tentativo di svecchiamento delle istituzioni scolastiche, da qualche anno in Italia si è voluto introdurre nel mondo della scuola dell’obbligo un atteggiamento più “manageriale”, quasi che un liceo o un asilo fossero dei negozi commerciali che cercano di aumentare la loro “clientela” per assicurarsi maggior profitto.

Se da un lato questa impostazione può aver contribuito ad un certo rinnovamento e ad una maggior attenzione alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie, dall’altro si è assistito e si assiste a vere e proprie “cacce all’alunno” per aumentare la propria popolazione scolastica, per tacere di quelli che sembrano veri e propri episodi di “concorrenza sleale”. Su questo e su altro si incentrano le riflessioni di Saverio Fanigliulo, insegnante presso la Scuola Media “Pignatelli “ e componente delle RSU CISL SCUOLA.

In un’altra riflessione ho avvertito l'esigenza di parlare della mia scuola, la Scuola Secondaria di I grado Pignatelli, per ricordare a tutti noi, agli amministratori , ai politici, alla nostra Comunità più in generale, la sua esistenza che fino ad oggi, con spirito di dedizione e di servizio al proprio mandato civico, educativo e istituzionale, ha garantito e assicurato nella fascia dell’obbligo, nel suo piccolo, ai nostri figli, le competenze essenziali per l'intrapresa di percorsi d'istruzione ulteriorizzanti e per l'esercizio dei diritti-doveri di cittadinanza attiva.

 

 

Se non lo sapete, la nostra scuola ( dico nostra, nel senso di tutta la Città), il prossimo anno scolastico diventa un Comprensivo, aggregandosi con il II° Circolo, in seguito al piano di dimensionamento disposto dall'Amministrazione in carica. Ebbene, se da una parte "l'incontro" con la scuola primaria " S.Elia" è da considerare, sul piano della continuità educativo-didattica, una scelta opportuna, dall'altra questa soluzione risulta insufficiente rispetto alle potenzialità che oggi la Scuola Pignatelli esprime, in termini di alunni frequentanti, di offerta formativa, di area territoriale servita.

Mi spiego, la nostra Scuola Media è costituita da quasi 600 alunni, ma il prossimo anno scolastico questo numero potrebbe ridursi considerevolmente. Per farvi capire, un’ipotesi probabilistica predice che nella Scuola Pignatelli la popolazione scolastica, nell’arco di tre anni, si potrebbe ridurre addirittura della metà. Vedete, quella Scuola, in quel contesto dove è collocata , serve alla Città, a tutta la nostra Città
.

 

 

 

Non è una difesa d’ufficio perché in quella scuola opero quotidianamente, come qualcuno ha detto,ma piuttosto bisogna prendere atto che questa impostazione della rete scolastica grottagliese, rischia di “spegnere” tendenzialmente un’ Istituzione Scolastica importante per la nostra cittadina per l’inclusione, l’integrazione, l’educazione e la formazione dei nostri ragazzi. So bene che anche in queste tematiche c’è chi la pensa in un modo e chi la pensa in un altro, ed è giusto che sia così, ma per quanto ci siano correnti di pensiero oppositive non bisogna sottovalutare, politicamente, la necessità di “conservare” in quella zona della Città un “Polo formativo di prestigio e d’eccellenza” , un bene prezioso per tutti.

Il piano di dimensionamento, adottato dal nostro Comune, sicuramente “costerà” alla Scuola Pignatelli, e non solo, anche in termini di riduzione di personale scolastico . Ma ancora, il progetto formativo e identitario della Scuola , che negli anni si è arricchito di senso e di valore , che si è consolidato con tanti contributi e speranze, grazie anche ad un corpo insegnante coeso e stabilizzato e alla sensibilità delle famiglie e dell’Ente Locale, nelle fasi di attuazione ridurrà le aspettative rispetto alle situazioni e ai contesti educativi ed istruttivi solitamente esplorati.

Forse sarebbe stata più equa la nostra proposta di dimensionamento che prevedeva la costituzione di un Comprensivo più ampio (per numero di alunni e per area territoriale servita) in cui venivano aggregate la mia scuola, la S. Elia e parte del III circolo, la scuola primaria D. G. Bosco. Non c’è stato verso, anche se in quel modo tutte le scuole avrebbero conservato la propria identità, dirigenza e Dsga e la “mia scuola” avrebbe continuato a “sopravvivere” nonostante i tagli imposti dalle normative nazionale e regionale
.

 

 

Peraltro , durante le iscrizioni, alcune figure squallide, ben identificabili, hanno “sparlato” della mia scuola e dei suoi insegnanti alle famiglie per cercare di dirottare, in modo subdolo, i ragazzi delle classi ponte verso altra istituzione scolastica.

Poverini!

E che dire di quella figura dirigenziale che non ha consentito, in occasione delle iscrizioni, ai rappresentanti della nostra scuola di entrare nella scuola primaria e di presentare la nostra offerta formativa ai bambini che frequenteranno la scuola media, forse per il timore di vedersi “sottrarre” gli alunni, come se fossero birilli di proprietà esclusiva? Questi i fatti! I cittadini hanno il diritto/ dovere di sapere.

La scuola Media Pignatelli continuerà ad operare per il bene della Città, con una sola finalità che è quella di educare-istruendo con professionalità e spirito costruttivo, per il bene dei nostri alunni/cittadini, cercando di ridurre le difficoltà che sono venute a determinarsi e di rimediare ai danni provocati da altri al cuore della nostra cara scuola!

E chi vivrà vedrà!!"


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