ANCHE A GROTTAGLIE CONCLUSA CON SODDISFAZIONE LA CAMPAGNA NAZIONALE “L'ITALIA SONO ANCH'IO”
Di Carlo Caprino (del 26/02/2012 @ 22:49:44, in Sociale, letto 1078 volte)

Si è conclusa la campagna nazionale “L'Italia sono anch'io”. Ne da notizia Marzia Benicchi per il comitato grottagliese promotore dell’iniziativa, dichiarando che: “Ci siamo impegnati per raccogliere almeno 50.000 firme in tutta Italia per proporre due leggi di iniziativa popolare sui diritti di cittadinanza per gli stranieri che lavorano regolarmente nel nostro territorio e per i loro figli che nascono nel nostro Paese. Grottaglie, con il comitato locale costituitosi a metà Gennaio ha fatto la sua parte, raccogliendo oltre 160 firme.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il 26 Novembre dello scorso anno si augurava che “in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Negarla è un'autentica follia, una assurdità".

La legge sulla cittadinanza -
ricorda la Benicchi - ha da poco compiuto vent'anni. E' la numero 91 ed è basata sullo "ius sanguinis", il diritto di sangue. Non prevede, infatti, lo "ius soli", cioè il diritto che si acquisisce (come accade per chi nasce negli Usa) per il fatto stesso di fare il primo vagito sul suolo italiano, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Dunque, lo status giuridico dei bambini, figli di immigrati, cui capita di nascere in Italia è inestricabilmente legato alla condizione dei genitori: se i padri ottengono la cittadinanza (compiuti dieci anni di residenza legale) questa si trasmette automaticamente anche ai figli, come un'eredità.

Quando venne approvata, la legge 91 del 1992 era già vecchia, in quanto già allora il saldo migratorio era positivo in favore degli stranieri. Oggi appare addirittura anacronistica. Dunque, le parole del presidente Giorgio Napolitano, che parla di "follia" e "assurdità", sembrano quanto mai appropriate
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Le due proposte di leggi di iniziativa popolare per la quale i comitati locali hanno lavorato alacremente per raccogliere le firme certificate – ricorda la Benicchi - sono:
1) il riconoscimento di cittadini italiani ai bambini nati da stranieri che hanno ottenuto da almeno un anno la residenza nel nostro Paese e, contestualmente, garantire lo stesso diritto a tutti i piccoli che, pur non essendo nati qui, abbiano compiuto il primo ciclo scolastico delle elementari;
2) il diritto al voto amministrativo per chiunque abbia ottenuto la residenza da almeno 5 anni, come avviene in Francia, Regno Unito e Germania e come è sancito da una convenzione europea del 1992, che hanno firmato tutti, ma che il governo italiano sottoscrisse solo parzialmente, rifiutandosi di accettare i capitoli riguardanti, appunto, la possibilità di voto amministrativo
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Chiudiamo – conclude Marzia Benicchi - ringraziando di cuore innanzitutto i tanti cittadini che hanno firmato al banchetto e che hanno dimostrato una sensibilità non comune verso un tema sicuramente non facile. Si ringraziano anche le forze sociali, i partiti e le associazioni (ARCI e CGIL come comitato promotore, Federazione della Sinistra / Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà e Sud in Movimento) che con convinzione e impegno hanno fatto in modo che anche la nostra Grottaglie potesse dare il suo importante contributo a questo tentativo di fare un bel passo in avanti di civiltà.


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