DISCARICA, LA PROVINCIA FRENA
Di Giusy Palmieri (del 05/03/2008 @ 09:39:05, in Ambiente, letto 3791 volte)

La Commissione Ambiente della Provincia di Taranto ha ritirato nei giorni scorsi gli ordini del giorno presentati dal gruppo consiliare di Rifondazione Comunista e dal consigliere provinciale di Forza Italia, Michele Santoro, con i quali si chiedeva, sostanzialmente, l’annullamento in via di autotutela di tutti gli atti di competenza dell’Amministrazione provinciale relativi al terzo lotto della discarica per rifiuti speciali ubicata in località “La Torre – Caprarica” e gestita dall’“Ecolevante s.p.a.”.

 

A renderlo noto è il consigliere provinciale Michele Santoro, che stigmatizza il comportamento assunto dalla Commissione Ambiente e dal consigliere provinciale Gentile. «Con il ritiro di questi due ordini del giorno – dichiara Michele Santoro – la Provincia dimostra con i fatti la sua intenzione di non voler annullare in via di autotutela tutti i provvedimenti di propria competenza relativi all’entrata in esercizio del terzo lotto della discarica. Ancora una volta la Provincia di Taranto fa soltanto demagogia, perché di fronte alla richiesta di annullamento, che avrebbe posto la parola fine a questa annosa vicenda, ha preferito sfuggire alle proprie responsabilità. É poi assurdo il comportamento del consigliere provinciale Gentile, perché è stato proprio lui a chiedere di ritirare momentaneamente l’ordine del giorno.

 

E lo ha fatto nella stessa data in cui ha inviato un comunicato alla stampa in cui annunciava la presentazione da parte di Rifondazione Comunista di un ordine del giorno con cui si chiedeva l’annullamento in via di autotutela degli atti relativi al terzo lotto della discarica. A che gioco stiamo giocando? È giunto il momento che non si continui a speculare sui cittadini. E questo lo dico soprattutto al consigliere provinciale Giampiero Mancarelli, che nei giorni scorsi ha reso di pubblico dominio una nota con cui l’assessore provinciale Conserva rimetteva la questione al dirigente Romandini.

 

La gente – conclude Santoro – vuole fatti e non parole». In merito all’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare di Rifondazione Comunista, dal verbale della seduta della Commissione Ambiente, si legge che l’avvocato Cesare Semeraro, responsabile del settore Legale,ha osservato che «di “annullamento” in sede di autotutela può parlarsi soltanto con riferimento a provvedimenti illegittimi». «La “revoca” di un atto – si legge nel verbale – invece è riferita ad un provvedimento ab initio legittimo, in ordine al quale, però, il mantenimento degli effetti è ritenuto inopportuno. Tanto premesso si spiega perché l’annullamento operi ex nunc. Senza dimenticare che ai sensi dell’art. 25 L. 241/90 il provvedimento di revoca comporta ex se l’obbligo di un indennizzo». Durante la seduta della Commissione, il dottor Luigi Romandini, responsabile del settore Ecologia, ha osservato «che è in corso, in sede regionale, l’istruttoria per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.)». «Allo stato – si legge nel verbale – tuttavia giova ricordare che la Giustizia Amministrativa si è espressa relativamente alla legittimità dei provvedimenti confermando gli stessi».

 

Il consigliere provinciale Sampietro ha osservato che «la Provincia, nella sua autonomia, potrebbe attivare opportune verifiche in ordine alle eventuali anomalie sollevate dai comitati ambientalisti; tanto, in vista del pronunciamento finale A.I.A.. Da parte sua, il consigliere provinciale Mancarelli ha osservato «che quanto adottato, in sede A.I.A., risponde esattamente a quanto osservato sopra». Ed ha informato la Commissione «che si stanno svolgendo» sopralluoghi «in previsione di un’attività congiunta di definizione della procedura in sede A.I.A.».

 

Fonte: Corriere del Giorno


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