NEGOZI: ORARI DIVERSI E PIU' CONTROLLI
Di Giusy Palmieri (del 07/03/2008 @ 09:34:03, in Cronache, letto 5149 volte)

Un documento sta per partire all’indirizzo dell’Amministrazione comunale. Un documento che l’associazione dei commercianti (Confcommercio) sta stilando a chiusura di un ciclo di incontri nei quali gli esercenti hanno potuto affrontare e discutere tematiche e difficoltà con cui si trovano a confrontarsi quotidianamente. Tre incontri differenti per tre distinte categorie commerciali: alimentare, pubblici esercizi e no food (non alimentare). Il responsabile locale delegato della Confcom¬mercio, Vincenzo Trani sintetizza quelle che sono le problematiche di ognuno dei tre settori commerciali.

 

Problematiche che, quindi, finiranno all’attenzione del sindaco Raffaele Bagnardi e della sua amministrazione comunale affinché le attività commerciali possano svolgersi meglio e con maggiore tranquillità. “Il nostro intento - afferma Trani - è quello di proporre suggerimenti soprattutto in tema di controlli e di orari di apertura. Molti degli esercenti ci hanno fatto rilevare che spesso nelle giornate di riposo si verificano saccheggi e piccoli furti. Quel che chiedono è, dunque, una maggiore presenza sul territorio di forze dell’ordine atte a tutelare le attività soprattutto nei confronti della piccola delinquenza e soprattutto nell’area che gravita attorno al mercato settimanale del giovedì”. Non meno attenzione la Confcommercio pone nei confronti dell’abusivismo.

 

“Il fenomeno è dilagante - aggiunge Trani - e va fermato in tempo”. Al momento esiste una disciplina degli orari di apertura dei negozi che distingue i giorni di riposo. Per il no food è possibile scegliere tra il lunedì ed il giovedì. Per l’alimentare, invece, la chiusura è stabilita nel giorno del giovedì. E’ proprio in questi giorni che si verificano le attività criminali ai danni degli esercenti. Esiste poi un limite massimo di apertura per i pubblici esercizi (Bar fino all’una di notte, ristoranti max le due). “E’ un limite superato dalla legge vigente - commenta Trani - che i titolari degli esercizi chiedono di abolire”. Infine Confcommercio affronta il tema dalle aperture domenicali. Suggerisce la scelta della prima domenica di ogni mese per il settore non alimentare che chiede anche di poter diversificare, magari a zone, il giorno di riposo. M.D.B.

 

Fonte: Taranto Sera


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