SEGNALAZIONI ,G CHILOIRO: “PARCHEGGIO VIA CRISPI, ESEMPIO DELLA ACCOGLIENZA GROTTAGLIESE?”
Di Redazione (del 23/07/2012 @ 08:43:32, in Segnalazioni, letto 1586 volte)

Grottaglie è stata riconosciuta come “città d’arte” e tramite numerose iniziative sta ritagliandosi uno spazio importante nell’ambito delle mete turistiche regionali e nazionali. Per attrarre e fidelizzare turisti sempre più esigenti molto è stato fatto e molto resta certamente da fare, non solo nel creare nuove occasioni ma soprattutto per valorizzare e conservare le tantissime di cui già dispone il nostro territorio, consapevoli che basta anche solo una piccola macchia per rovinare anche il vestito più elegante.

A questo proposito ci è giunta nei giorni scorsi la segnalazione del signor Gianni Chiloiro, che rileva alcune criticità del Largo dell’Accoglienza, uno dei “biglietti da visita” più importanti della nostra città. “Gentile redazione di GIR, voglio innanzitutto farvi i complimenti per il vostro operato che mette in evidenza sia le cose belle che quelle che non vanno della nostra città. Proprio una di queste ultime mi ha fatto decidere a scrivervi, per segnalarvi una esperienza spiacevole.

Lunedì scorso (16 luglio, n.d.r.) dovevo incontrarmi con una famiglia di amici piemontesi in vacanza sul nostro litorale; con l’idea di fargli visitare il centro storico ed il quartiere delle ceramiche, ho dato loro appuntamento al parcheggio ubicato in fondo a via Crispi, salvo scoprire poi che non era stata una idea felice come ritenevo. Non ho avuto occasione di sostare in quel parcheggio negli ultimi mesi, credo che la mia ultima visita risalisse all’estate dell’anno scorso, e così credevo, forse ingenuamente, che fosse ancora come allora, purtroppo sbagliando
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Quello spiazzo venne definito all’atto della inaugurazione “Largo dell’Accoglienza” – scrive il sig. Chiloiro - ma io voglio sperare che la accoglienza che Grottaglie vuole riservare ai turisti sia migliore di questa: ampie zone di parcheggio dissestate per evidenti cedimenti del terreno fanno il paio con un muretto di tufi e cemento quasi completamente demolito, senza nessuno che si sia preoccupato non dico di ripararlo, ma almeno di rimuovere le macerie.






La piccola grotticella la cui scoperta anni fa destò sorpresa e scalpore trasformata in discarica per rifiuti (ahimè, anche organici) ed ingombra di cartacce, lattine, bottiglie ed erbacce, peraltro con un accesso libero e non protetto neppure da una sottile rete o recinzione.




Quello che però mi ha più perplesso -
continua il sig. Chiloiro – è lo stato pietoso del pergolato centrale: la struttura in legno evidenzia tutti gli effetti degli agenti atmosferici, denunciando forse la necessità di una manutenzione sia preventiva che conservativa più efficace; il reticolo superiore che immagino dovesse servire nelle intenzioni a supporto dello sviluppo delle piante rampicanti è quasi del tutto rotto o mancante, facendo pensare che probabilmente sarebbe stato meglio utilizzare un cavo più resistente del classico filo per stendere i panni con cui qualcuno ha voluto, un po’ macabramente, realizzare anche un cappio lasciato appeso.







Alcuni organi illuminanti sono stati addirittura rimossi, lasciando alcuni cavi elettici in bella vista (fortunatamente protetti – sia pure provvisoriamente – con del nastro adesivo) e demolendo on una operazione quasi scientifica le fette di tufo di rivestimento al piede dei pilastri, rimaste anche in questo caso, abbandonate tutto intorno come muta testimonianza dello scempio compiuto
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Ora mi chiedo, come cittadino e come contribuente, perché si è giunti a tanto; perché qualche mio concittadino ha messo tanto impegno per fare tanti danni che – per gravità ed entità non sono certo il frutto dell’azione sconsiderata di un paio di ragazzini; perché nessuno abbia sentito il dovere civico di intervenire, visto che lo spiazzo si affaccia su una strada abbastanza frequentata; ed in ultimo, perché con l’estate oramai iniziata, non si sia pensare non dio di riparare i danni, ma quantomeno di salvare il salvabile rimuovendo le macerie ed approntando almeno i servizi minimi per una accoglienza decorosa, anche solo piazzando un paio di cestini per la raccolta dei rifiuti o una mappa di Grottaglie per segnalare i luoghi ed i percorsi di interesse turistico.






Da grottagliese –
conclude il sig. Chiloiro - non era questa l’accoglienza che volevo offrire ai miei amici, e credo che come me nessuno voglia credere che noi non vogliamo e possiamo offrire di meglio a chi viene a farci visita. Vi invio alcune immagini che illustrano certamente meglio delle mie parole quanto vi ho descritto, e vi ringrazio per la attenzione che riterrete di voler dare a questa mia segnalazione.”


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