M. L’ASSAINATO: “SE NON SEI DEL CENTRO STORICO, NON VENIRE NEL CENTRO STORICO!!!” UNO SCONFORTANTE EPISODIO DI MALEDUCAZIONE
Di Redazione (del 05/11/2012 @ 07:35:44, in Lettere, letto 1557 volte)

Capita purtroppo con una triste frequenza di dover segnalare episodi di maleducazione stradale  e la cosa più sconfortante è che più passa il tempo e più l'arroganza e il menefreghismo sembrano diffondersi, giungendo perfino a delle forme di vero e proprio “razzismo di quartiere”, come descrive in questa sua lettera aperta la signora Marisa L'Assainato: “Gentili colleghi ed amici,  vi invio una mia lettera aperta per una amara circostanza capitatami personalmente stamane che, da cittadina grottagliese mi ha fortemente rammaricata ed offesa soprattutto come abitante di Grottaglie e che vede la sua città sempre più alla deriva.  “Se non sei del Centro storico, non venire nel Centro Storico!!!” E’ quello che si è sentita urlare contro da un sessantenne stamane, sabato 3 novembre, mia sorella.

Andiamo con ordine.

Ore 12.15 di un bel soleggiato sabato autunnale, tutto procede come al solito: qualche acquisto di corsa perché tra casa e lavoro il tempo è sempre poco. Si ritorna a casa e, strada vuole, percorriamo con l’auto le strade del centro storico,,il percorso è ad ostacoli, come un video giochi, quando,come succede ormai SEMPRE, troviamo un’auto ed un furgone parcheggiati  in mezzo alla strada quasi parallelamente uno all’altro lasciando poco spazio tra loro per far passare un’auto.

Mia sorella, alla guida, non se la sente di passare, suona il clacson e spegne l’auto per evitare di intossicare i clienti del bar accanto seduti fuori a sorseggiare il loro aperitivo e sperando che almeno il proprietario del furgone, parcheggiato con le quattro frecce accese, venga a spostare il suo mezzo
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Ed infatti – continua la lettera della signora L'Assainato - si avvicina un ragazzo con occhiali da sole che indica a mia sorella come fare per passare nello spazio, ma lo spazio è decisamente piccolo. Allora, incurante della fila di auto strombazzanti che si sta creando dietro all’auto di mia sorella, il ragazzo con gli occhiali scarica dal furgone alcune bibite che trasporta nel bar lì di fronte e chiede urlando dalla strada al proprietario del bar se sa di chi sia l’auto parcheggiata di fronte al suo furgone per  farla spostare, tutto ciò davanti ad un bel gruppo di clienti del bar indaffarati a guardare la scena.  

Si affaccia al finestrino di mia sorella la signora di mezza età che era seduta nell’auto dietro alla nostra che, con fare risolutivo e sgradevole le dice perentoriamente: “Te la sposto io”. Ma come può una persona prendersi la responsabilità di spostare l’auto di un’altra per farla passare in uno spazio piccolo??? 

Questo è l’interrogativo che passa nella mia mente.  Eppoi ancora tra me e me: ma queste persone danno per normale cosa sta succedendo? Ma allora stiamo riscrivendo il codice della strada e ne stiamo creando uno in ceramica? Se così fosse allora bisognerebbe realizzarne uno per ogni famiglia grottagliese e mandarlo nelle case, nelle varie abitazioni e domicili, o fare degli incontri pubblici, dei convegni sul tema, perché altrimenti io, mia sorella e qualche altro ‘stupido’ ne è del tutto estraneo
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Ma senza dilungarmi troppo, passa neanche un minuto, mentre il ragazzo con gli occhiali sta ancora scaricando il furgone con molta calma, si affaccia al finestrino di mia sorella il marito della signora che urlando intima mia sorella di spostare l’auto, che non può bloccare così il traffico ed altre cose che per me è anche difficile comprendere, data la concitazione del ‘signore’.

Ed allora mi chiedo: stiamo noi intralciando il traffico? Non quelli che hanno parcheggiato sulla strada, fuori da qualsiasi tipo di parcheggio o di striscia, perché strisce in mezzo alla strada non ce ne possono essere, noi che abbiamo avuto soltanto la brutta avventura di percorrere un pezzo di strada aperta al traffico e bloccata da auto ed altri mezzi?

Ma questa volta rendo partecipe anche il ‘signore’ di questo mia domanda, che comunque non trova alcuna risposta se non il suo urlo contro la guidatrice: “Se non sei del Centro storico, non venire nel Centro Storico!!!” Io e mia sorella siamo incredule. Intanto sbuca fuori il proprietario dell’auto che, senza dire niente ma un po’ in imbarazzo sposta la sua auto. Possiamo a quel punto andar via tutti liberamente, ma mia sorella è talmente tanto agitata e sconvolta dalle urla  e dalla  violenza verbale inaudita  del ‘signor Cafone’ che mi chiede di guidare al posto suo.

Scene di questo tipo –
conclude la signora L'Assainato - sono all’ordine del giorno nella nostra ormai poco ridente cittadina. Gli autisti che sembrano aspettare di entrare in auto e guidare per poter telefonare, strisce, dove esistenti, non tenute da conto né da pedoni né da automobilisti, parcheggi selvaggi, semafori, quando funzionanti, spesso ignorati, e la maleducazione che impera ovunque e non solo tra i giovani, come da luogo comune si dice, ma anche tra i meno giovani, come la testimonianza da me raccontata.”


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