Periodicamente si torna a parlare di Alenia, delle possibili offerte occupazionali che dovrebbe offrire al territorio e di quale sia stata la reale ed effettiva ricaduta economica di questo insediamento sul nostro territorio. La discussione diventa oggi ancora più attuale, alla luce degli sviluppi del caso ILVA e dei forti dubbi che da più parti sorgono verso una industrializzazione che previlegi megainsediamenti che operano quasi “a tenuta stagna” verso il territorio.
Una riflessione in proposito ce la offre Giuseppe Caroli da Monteiasi, che punta il dito contro una insufficiente azione degli amministratori locali. “Vista l'incapacità individuale di stimolare i vertici di Alenia, a valle del mancato rispetto del famoso accordo di programma che le amministrazioni non si sono visti rispettare con l'insediamento dello stabilimento nel territorio di Monteiasi-Grottaglie-Carosino, almeno i primi cittadini dei rispettivi comuni convochino un "consiglio intercomunale congiunto" affinché si dia una risposta seria, concreta e convincente ai tanti aspiranti lavoratori del territorio che da tempo aspettano risposte concrete sul piano occupazionale.
Basti pensare – scrive Caroli - che ci potrebbero essere non poche attività che vorrebbero instaurarsi come indotto sul territorio, dando linfa ulteriore a le economie locali. Queste sono le proposte di tanti imprenditori di oltre provincia che chiedono anche ai tre sindaci di centrosinistra dei comuni interessati allo sviluppo industriale, di sbloccare con il dialogo congiunto i rapporti istituzionali con i vertici Alenia. Se a questo punto le cose sono quelle che sono, ci verrebbe da dire che ogni amministrazione tira acqua al proprio mulino, l'incapacità di convocare un tavolo comune nonostante vestono gli stessi colori di bandiera, tutti e tre appartenenti a coalizioni di centrosinistra.
"Se in una famiglia un genitore non riesce a mettere d' accordo i figli per la successiva eredità, animati da interessi personali e quant'altro, il dividendo non può essere mai ripartito in parti uguali, naturalmente spuntandola il più forte, il più grande. Questo oggi non deve accadere nel nostro territorio...ahimè però e successo nel passato".
La filiera di centrosinistra – prosegue Caroli - continua anche a livello Provinciale e a livello Regionale, dove i rispettivi presidenti di Provincia e di Regione non hanno saputo armonizzare i rapporti locali con autorevoli loro interventi, non è stato mai convocato un tavolo congiunto per la risoluzione del problema, concentrando i massimi sforzi alle problematiche ambientali/occupazionali che attanagliano il circondario tarantino per i noti problemi ILVA (troppo tardi).
Come al solito siamo stati abbandonati a noi stessi, come l'ILVA anche a Monteiasi-Grottaglie-Carosino, quando sarà troppo tardi e magri sotto qualche periodo elettorale, tutti si mobiliteranno alla causa locale ambientale (* ricordiamo che lo stabilimento lavora le fibre di carbonio...)/occupazionale, combattendo come Don Chisciotte contro i mulini a vento, cavalcando la stanca politica del "Ronzinante". Rimaniamo ancora più interdetti quando pensiamo che proprio questi "soggetti politici", che ci rappresentano in tutte le Istituzioni, hanno tutta la responsabilità di averci portato sul l’orlo del fallimento ed ora, come se fossero stati altrove, ci continuano a proporre ricette e soluzioni per il risanamento economico/ambientale del Paese e dello stato sociale.
troppo tardi!!!"
