FEDERICO ANNICCHIARICO, DA GROTTAGLIE A CINECITTĄ, UNA VITA NELLA MAGIA DEL CINEMA
Di Gessica Caramia (del 07/12/2012 @ 09:20:54, in Cultura, letto 1897 volte)

Grottaglie, paese locale,extra urbano, regionale, nazionale. E avere continue conferme di quanto possa esserlo, è straordinariamente piacevole. L’arte imparala e col cavolo che la metti da parte: esci, viaggia, studia, lavora e coltivala negli ambienti giusti con sacrificio, impegno e soprattutto amore per quello in cui si crede.

E succede che ti capita di condividere un link di un film interpretato da Scamarcio, una storia d’amore nata durante il G8, un italiano e una francese, vagabondi nell’Europa legati dalla musica, grande passione in comune, e che incontreranno ostacoli per il loro grande amore.

Un film che si lega all’attualità senza voler essere una cronaca degli incidenti di Genova ma realistico e drammatico ugualmente. Interessante trama, conseguenziale curiosità capire chi ha contribuito a rendere tale un prodotto italiano e leggi che ti leggi, tra il cast chi c’è? Un grottagliese!

 

 

 

 

Direttore della fotografia, Federico Annicchiarico, diplomato all'Istituto Statale d'Arte in Arti Grafiche, nel 2001 consegue il diploma al Dipartimento di Scenografia dell'Accademia di Belle Arti di Firenze e nel 2005 si diploma in Fotografia Cinematografica al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Inizia a lavorare come aiuto operatore e successivamente come assistente operatore per diverse produzioni cinematografiche e televisive.

Successivamente comincia a lavorare come operatore di macchina per produzioni televisive di fiction come "L'Ispettore Coliandro" dei Manetti Bros, e alcune tra le grandi fiction Rai come per esempio "Il pirata: Marco Pantani", "Era mio fratello" di Claudio Bonivento. Nel 2006, dopo numerosi cortometraggi che firma come direttore della fotografia, arriva il primo lungometraggio: "Ma che ci faccio qui!" di Francesco Amato. Lavora tra l'altro con Federico Rizzo per i film "Taglionetto" ed "Il ragioniere della Mafia" e con Paolo Sassanelli per il cortometraggio "UERRA" pluripremiato in moltissimi festival tra cui quello di Venezia, e con Davide Minnella per "Come si Deve" in mostra alla Berlinale e che vede protagoniste Piera Degli Esposti e Diane Fleri.

Ha collaborato inoltre con Cosimo Terlizzi, affermato artista e performer di origini pugliesi, ne "L'Uomo doppio" prodotto da Riccardo Scamarcio e Valeria Golino, in concorso al Torino Film Festival 2012.

 

 

 

Il suo lavoro spazia dal cinema alla televisione passando anche per i video clip musicali e la pubblicità: firma la fotografia di "Niccolò Fabi Live Session all'Angelo Mai", ultimo lavoro discografico di Niccolò Fabi con la regia di Giorgina Pilozzi, e con la regia di Davide Marengo firma "La strada", del duo Forn/Graziano. Tra gli ultimi lavori per il cinema, realizza "Cosimo e Nicole" di Francesco Amato, vincitore del Marc'Aurelio D'oro, nella sezione Prospettive Italia, all'ultimo Festival del Cinema di Roma, una produzione Cattleya, con Riccardo Scamarcio e Clara Ponsot.

Attualmente vive a Roma, insegna Fotografia Cinematografica al Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema. Durante la nostra chiacchierata conoscitiva, gli chiedo: “Ma perché vuoi che scriva di questo film?” E lui: “Per la gente che va al cinema a vedere il cinema italiano di qualità”. Questo è amore puro per il cinema. E allora, tutti a veder “Cosimo e Nicole”, in proiezione nelle sale italiane da oggi.


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