IL PAPA LASCIA IL PONTIFICATO: ECCO GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI DALLA SALA STAMPA DEL VATICANO
Di Cosimo Quaranta (del 12/02/2013 @ 16:39:36, in Vaticano , letto 1371 volte)

Con meraviglia e stupore continuiamo a seguire la vicenda delle dimissioni del Papa, curiosi di sapere come andrà avanti il governo della Chiesa nei giorni a venire.

 

 

Questa mattina p. Lombardi, il portavoce della Santa Sede, ha tenuto una seconda conferenza stampa nella quale ha dato nuove delucidazioni in merito all’accaduto e su quanto si prospetta per i prossimi tempi, pur lasciando un margine di dubbio ancora su diversi dettagli. Tuttavia i dubbi ancora aperti, ad esempio il nome e l’abito di Benedetto XVI dal 1° marzo in poi, sono legittimi e di non facile soluzione giacché ciò che è accaduto non ha precedenti immediati nella storia. Sono secoli che un Papa non compiva un gesto così clamoroso – dal lontano 1294! – ed è necessario ora uno studio attento del da farsi che si prospetta carico di novità e di attese.

 

 

Una prima chiarificazione è stata in merito all’agenda del Papa. Dato che il Pontefice non è deceduto, né ha già lasciato l’incarico, quanto è previsto fino alle 20:00 del 28 febbraio resta confermato. Fino a quel momento, infatti, sono in calendario un incontro con il presidente della Romania e altri presidenti, come anche visite ad limina (cioè le visite dei vescovi del mondo secondo un preciso calendario che si ripete quinquennalmente). Il calendario resta invariato non solo per le alte cariche, ma anche per i fedeli laici, per cui tutte le udienze e i vari incontri restano confermati. Ribadiamo che fino al 28 febbraio Benedetto XVI è e rimane il Papa con tutti i doveri che gli spettano. Un primo momento eccezionale – dunque da seguire – sarà domani, Mercoledì delle Ceneri, perché il Papa avrà due occasioni per parlare ai fedeli che converranno in Vaticano: l’Udienza Generale del Mattino e la Celebrazione Eucaristica della sera. La stessa celebrazione è stata spostata dalla Chiesa dell’Aventino in San Pietro per poter permettere la partecipazione di più fedeli. Possiamo affermare, guardando il calendario delle celebrazioni papali sul sito del Vaticano, che questa sarà l’ultima grande Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’attuale Sommo Pontefice. Altrettanto interessante sarà la giornata di giovedì. In essa è tradizione che il Papa si intrattenga con il clero della diocesi di Roma al completo per discutere a braccio di questioni che gli sono a cuore. È probabile che anche in quell’occasione egli ci dica qualcosa in più circa la sua scelta. Il 27 invece sarà l’ultima grande Udienza Generale del Pontificato. Per questo motivo essa è stata spostata dall’aula Paolo VI, dove solitamente il Papa incontra i convenuti, in piazza San Pietro ancora una volta per incontrare quanti più fedeli possibili.

 

 

Un quotidiano italiano stamattina aveva rivelato indiscrezioni sulla salute cagionevole del Papa, soprattutto riferendosi alla questione del peacemaker che il Pontefice porta ormai da anni. La notizia è stata un po’ distorta dagli altri media e in ragione di ciò p. Lombardi ha voluto fare le debite precisazioni. Infatti, il Papa non ha lasciato l’incarico perché ha messo un sostegno al cuore, anzi il peacemaker lo porta da diversi anni prima che fosse eletto Papa. Piuttosto non bisogna confondere la questione della debolezza fisica da lui citata con quello che è un intervento di routine: il cambio delle batterie che si fa ogni dieci anni. A ragion veduta possiamo invece affermare che è la percezione delle forze fisiche che vengono meno che ha indotto il Pontefice a lasciare l’incarico, non un semplice intervento.

 

 

Un’ulteriore questione che ha destato interesse è stata la scelta dell’orario. Potrebbe sembrare banale, forse superflua come domanda, ma alcuni hanno chiesto perché attendere le ore 20:00 e non piuttosto la mezzanotte. La risposta è semplice: perché quello è l’orario in cui normalmente finiscono le attività lavorative del Sommo Pontefice. In questo mi sembra di cogliere anche un insegnamento e cioè che il gesto non è guidato da norme convenzionali, ma si tratta dell’azione di un uomo che vuole portare degnamente a termine il lavoro iniziato. Dopo quell’ora la Sede del Papa potrà dirsi “vacante”, cioè senza un reggente. Prima di pensare a ciò che sarà dopo, un’ultima nota sulle attività prima del 28 febbraio. Molti attendono con ansia la quarta enciclica di Benedetto XVI, quella tanto attesa sulla fede. Ebbene, per ragioni di tempo purtroppo non vedrà più la luce. Ricordiamo bene che il Papa ne aveva scritta una sulla carità (Deus Caritas Est), una seconda sulla speranza (Spe Salvi) e una terza di tipo sociale (Caritas in Veritate); quella sulla fede avrebbe concluso il trittico ideale sulle virtù teologali. Dopo il 28 febbraio cosa accadrà? Anzitutto, come dicevo sopra, non avremo un Papa fino all’elezione del successore. Per questo motivo, si raduneranno insieme tutti i Cardinali elettori per iniziare il Conclave per la consueta elezione. Prima di questa riunione – che ricordiamo è segreta e dura fino a che non si sarà eletto un successore – verrà celebrata la Messa Pro Eligendo Pontifice, cioè per chiedere a Dio l’aiuto per poter eleggere il prossimo Pontefice. Dato che il Card. Sodano è il Decano di tutti i Cardinali abbiamo anche la possibilità di presumere che sarà presieduta da lui, come nel 2005 fece l’allora Card. Ratzinger. Quanto durerà l’attesa prima di avere un nuovo Papa? Questi sono dettagli che ancora non possiamo prevedere e dobbiamo aspettare che venga annunciata la data di apertura del Conclave per poter ipotizzare un tempo di soluzione della vicenda.

 

 

Nel frattempo Benedetto XVI, che pur sempre è vescovo e Cardinale, si ritirerà dapprima in Castelgandolfo e successivamente in quello che è stato il monastero di clausura del Vaticano. Non sappiamo che abito indosserà dal 1° marzo (e sinceramente non è un dettaglio che cambi la questione), né quale nome manterrà. Certo è che oggi è lui il nostro Pontefice e ancora gli diciamo “Grazie” per la testimonianza di umiltà che ci ha dato.

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