AIL GROTTAGLIE: “TACCIATI DI OCCUPAZIONE ABUSIVA DI SUOLO PUBBLICO E “GENTILMENTE” INVITATI AD “ABBANDONARE” LA PIAZZA”
Di Redazione (del 18/03/2013 @ 07:40:20, in Segnalazioni, letto 1601 volte)

 “Gent.ma redazione Gir, Vi inviamo un comunicato che riassume sommariamente l'esperienza che ci siamo ritrovati a vivere, in occasione della raccolta fondi Pasqua Ail - 2013. Vorremmo denunciare pubblicamente la negligenza dell'Amministrazione Comunale e il comportamento, a nostro parere, riprovevole dei responsabili della Lega Anti Vivisezione.” Comincia così la email inviata dalla sig.ra Immacolata Trani, volontaria AIL, a commento di quanto accaduto nel fine settimana a Grottaglie, quando due iniziative pubbliche a scopo benefico si sono trovate a dover “convivere” nello stesso luogo e negli stessi orari.

Si trattava della raccolta di firme organizzata dalla LAV (Lega Anti Vivisezione)  e dalla campagna di sensibilizzazione “Uova di Pasqua” dell’AIL,  due iniziative diverse negli obbiettivi ma certamente accomunate dal desiderio di incontrare l’attenzione del maggior numero possibile di cittadini, ma a quanto pare non tutto è andato come si sperava.

Operiamo con non poche difficoltà nell'interesse della collettività, non essendo dotati di sede fisica nel nostro paese, - scrive ancora la signora Trani - chiedevamo semplicemente come ogni anno un semplice stand o almeno la collaborazione di chi come noi crede fermamente nell'attività che svolge, tutto questo ci è stato negato!

Come di consueto noi, “AIL volontari Grottaglie” ci eravamo organizzati in occasione delle giornate nazionali, 15,16,17 marzo, al fine di raccogliere fondi a favore della lotta contro i tumori del sangue, purtroppo non è andata come speravamo! Mentre nelle altre restanti 3999 piazze d’Italia l’Associazione svolgeva la propria attività di raccolta fondi, in Piazza Principe di Piemonte a Grottaglie, venivamo “gentilmente” invitati dal Sindaco in persona e dal Comandante della Stazione di Polizia Municipale ad abbandonare la Piazza perché tacciati di occupazione abusiva di suolo pubblico dietro sollecito, naturalmente, della LAV (Lega Anti Vivisezione)
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Come ogni anno, - afferma il comunicato della AIL - nel rispetto del regolamento che disciplina l’utilizzazione degli spazi e delle aree pubbliche, avevamo presentato tempestivamente la nostra richiesta di occupazione ma qualcosa ci è sfuggito di mano … nonostante il Consiglio Comunale con delibera numero 79 del 21.02.13 accoglieva la nostra richiesta in realtà non aveva opportunamente e concretamente disposto alcuna autorizzazione né dato giusta comunicazione alla Polizia Municipale della nostra presenza in Piazza.

La questione è scaturita sostanzialmente quando siamo giunti in Piazza Principe di Piemonte e ci siamo accorti della presenza di un solo stand. Nelle giornate precedenti, la Sig.ra Anna Ballo, ex-assessore delle ONLUS, aveva contattato telefonicamente la Sezione AIL di Taranto chiedendo se mai ci fosse alcun problema a condividere le giornate del 16, 17 marzo con un’altra associazione, nella fattispecie si trattava della Lega Anti Vivisezione, premesso che i Volontari LAV sposano una causa altrettanto nobile seppur diversa dalla nostra, l’AIL ha dichiarato che non ci sarebbe stato alcun problema!

Giunti in Piazza nella mattina del 15, dopo aver notato la presenza di un solo stand come abbiamo già spiegato, contattavamo la Sig.ra Ballo per chiedere delucidazioni in merito: avremmo condiviso lo stand o ne avrebbero montato un altro? La situazione era parecchio strana, già in passato avevamo svolto le nostre attività di raccolta in concomitanza ad altre associazioni ma in quelle occasioni nessuno ci aveva mai contattato telefonicamente, d’altronde noi non abbiamo nessuna competenza né potere nella gestione delle aree pubbliche, ed inoltre ognuno di noi aveva i suoi spazi.

Sempre l’ex-assessore cercava di risolvere le nostre perplessità spiegandoci che la LAV aveva chiesto (modificando più volte le date) la disponibilità solo dei giorni 16, 17 mentre noi anche del 15 e che certamente avrebbero montato un secondo stand il giorno successivo, cosa che non è accaduta
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Nella mattina del 16 arrivavano i volontari LAV i quali – afferma ancora il comunicato della AIL - non erano ben contenti di “condividere” spazi comuni con noi e “ahìnoi” erano provvisti invece di autorizzazione ciò di cui noi non disponevamo, semplicemente perché l’ufficio Servizi Generali del Comune, in persona la dottoressa De Vincentis, ci ha sempre fornito la delibera, ma mai concretamente l’autorizzazione; infatti, ogni volta era la nostra responsabile, la Sig.ra Patrizia Casarotti a spostare la documentazione da un ufficio all’altro monitorando che tutto fosse in regola, questa volta però la stessa De Vincentis, essendo molto impegnata nel giorno in cui avevamo presentato la richiesta, ci aveva assicurato che avrebbe fatto sì che tutto fosse in regola.

Così questa volta, come appreso successivamente dal Comandante Esposito, pur essendoci a nostro favore una delibera di cui eravamo muniti non esisteva alcuna concessione, stavamo insomma secondo uno dei resonsabili LAV che continuava a sottolineare il suo status di “ufficiale giudiziario” occupando abusivamente il suolo pubblico. Per questo motivo ricontattavamo la Sig.ra Anna Ballo la quale ci rispondeva che, in virtù delle sue dimissioni, ormai non era più un problema che la riguardava.

Sempre nel pomeriggio del 16, arrivavano presso lo stand il Sindaco e il Comandante dei Vigili Urbani che pur consapevoli della responsabilità dell’Ufficio Servizi Generali ci invitavano ad abbandonare la Piazza mentre il “pubblico ufficiale” della LAV riteneva, secondo le sue più alte competenze, che avremmo dovuto ricevere anche una sanzione amministrativa che a nostro modesto parere avremmo legittimamente potuto impugnare dinnanzi alle Autorità competenti.

Intorno alle 11:00 circa del 17, l’Amministrazione provvedeva in modo approssimativo al montaggio del nostro stand che oltre a non essere molto sicuro era sprovvisto di illuminazione, a differenza dello stand dei nostri “cari amici” volontari della LAV. Nonostante gli innumerevoli disagi – conclude il comunicato AIL - non ci siamo persi d’animo, abbiamo così ripreso in mattinata la nostra attività conclusasi nella serata del 17 anche se non proprio “felici come una Pasqua” ma tristi e amareggiati per questa vicenda che ci auguriamo non si ripeta più!


Abbiamo provveduto a chiedere un commento di quanto accaduto tanto alla Amministrazione Comunale che ai volontari della LAV. Detti commenti verranno pubblicati quando ricevuti, al fine di offrire ai ns. lettori una visione quanto più obbiettiva della vicenda. (NdR)


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