CONFEDERCONTRIBUENTI: “SEQUESTRO PER LE AZIENDE CINESI NON PAGANO LE TASSE”
Di Redazione (del 27/06/2013 @ 07:00:26, in Economia, letto 1162 volte)

I cinesi rendano trasparente la loro presenza fiscale nel nostro paese o si proceda al sequestro delle loro aziende. Basta tolleranza , anzi basta omertà da parte delle istituzioni. Devono rispettare le nostre regole.” Il Presidente di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro chiede rigore e tolleranza zero, di fronte ad un fenomeno che sta conquistando le nostre città senza trasparenza e nessun rispetto delle nostre regole fiscali e antiriciclaggio.

 

 

 

 

Non possiamo consentire l’illegalità – aggiunge Finocchiaro - per legittimare di fronte al governo cinese qualche gruppo italiano ad avere il via libera a stabilire in Cina la propria base produttiva, con grave danno per l’occupazione italiana. Il Governo italiano ha sempre soddisfatto le loro esigenze di cura della salute, di educazione, di uso delle infrastrutture, le quali hanno comportato il dispendio notevole di risorse pubbliche.

Le tasse “vengono chieste al popolo e sono a beneficio del popolo” e rappresentano la principale fonte economica per sostenere la spesa pubblica e i servizi ai cittadini. E devono essere pagate anche dai cinesi
”.

 

 



Nel 2012, - conclude Finocchiaro - attraverso le agenzie money transfert sono “usciti” dal territorio italiano oltre 10 miliardi di euro e oltre la metà di questi, per la precisione il 60% hanno raggiunto proprio la Cina. Befera ci dia risposte in fretta perchè la pazienza delle imprese italiane e’ finita di fronte alla concorrenza sleale dei cinesi.”


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