Finanziare l'impresa e misure per le occupazioni giovanili.
Sorseggiando il solito caffè di prima mattina le notizie che si rincorrono sui tg e sulle prime pagine, delle edizioni stampate e online, dei principali quotidiani italiani mi lasciano basito ed esterrefatto.
Un piano di oltre un centinaio di miliardi per far ripartire l'economia della nostra martoriata Italia. Questo il titoletto. Poi vi è un bel titolone a sei colonne sullo stampato e a ben 32pt con annesso grassetto sul web: 6 MILIARDI DI EURO PER FAVORIRE L'OCCUPAZIONE GIOVANILE.
Mmm… il mio naso inizia ad arricciarsi. E la bocca segue il naso in una stralunata espressione di dissenso poiché presagisco che ciò che andrò a leggere non mi tranquillizzerà.
Visto che in Italia la disoccupazione giovanile supera il 25%, il nostro Governo è stato chiamato dall'Europa a garantire ai giovani un apprendistato o una formazione entro i 4 mesi dalla fine degli studi o dalla perdita del lavoro.
Bene. Ottima notizia. Poi scorro la news e non trovo nessun riferimento a tutta quella disoccupazione che per raggiunti limiti di età non si può più definire "giovanile".
E mi chiedo… può essere che il Governo o l'Europa non abbiano pensato ai disoccupati over 30? Può essere che abbiano dimenticato di trovare soluzioni a tutti quegli ex lavoratori, ormai licenziati, che stanno facendo i salti mortali per mantenere moglie e figli?
Il naso continua ad arricciarsi. La bocca mostra le prime smorfie.
Poi ecco che leggo di finanziamenti alle Imprese, sempre per favorire l'occupazione.
Hai una bella Impresa? Assumi un lavoratore con il nuovo status di disoccupato e lo Stato aiuterà l'impresa a pagare il suo indennizzo. Fifty fifty.
Ma deve essere però un ex lavoratore. E per i nuovi?
Boh…
Mah veniamo all'IVA. Slittato l'aumento. Così com’è slittato l'acquisto degli aerei F35.
Tutto slittato. Neanche fossimo sulla pista di Cortina. Eppure siamo a Luglio (quasi).
Ringraziamo lo Stato? Mica tanto. Slitta l'aumento dell'iva ma ti mette il carico da 90 sull'iperf. Anzi del 100%. L'acconto diventa saldo! Non dobbiamo pagare l'acconto a novembre ma praticamente il 100% di quanto dovuto.
Mmm… cari economisti, cominciate a cambiare anche il vostro glossario. La parola "acconto" mi sa che deve scomparire.
Poi leggo aumento dell'ires. E quello dell'IRAP. No, dai, non ci posso credere. Un Paese allo sbando, economicamente a terra, subisce un aumento sull’IRAP? Non è possibile…
Ma sapete cos'è? E' l'unica tassa che lo Stato pretende dalle imprese in relazione al fatturato e non all'utile. Ovvero allo Stato non importa se i tuoi ricavi e le tue spese pareggino. Importa solo quanto hai fatturato. Senza badare a quello che hai speso. La cosiddetta imposta RAPina.
Aumentando l'imposta regionale sulle attività produttive mezza Italia si fermerà. Quella degli artigiani. E allora li si che lo sfasciò sarà totale e nuove elezioni imcomberanno sui nostri media come a voler convincerci che sono il rimedio di tutti i mali.
A che serve rimandare l'iva di tre mesi, aumentare l'iperf, l’ires e l’irap e tassare le sigarette elettroniche? Ad ingigantire, ancora una volta, in modo esponenziale, le tasse sulla testa di tutti gli italiani, che le pagano e le hanno sempre pagate.
Ho scritto delle sigarette elettroniche senza spiegare cosa accadrà?
Presto detto: una tassa del 58,5% applicata sulla ormai diffusissime e-cig, oltre ad una cauzione a garanzia delle imposte da versare su chi le vende.
Mah come… anche questo mi sembra impossibile… queste sigarette elettroniche stanno alleviando, almeno in parte, le sofferenze e i mali indiretti di chi fuma e di chi non fuma ma che, volere o potere, era costretto a sobbarcarsi il fumo altrui, e tu Stato che fai? Invece di dichiarare guerra al tabacco, aumentando li le tasse, lo fai sull'alternativa ambientale che sta cercando di risolverti alcuni enormi grattacapi?
Allora diciamocela tutta: lo slittamento dell'iva, l'annuncio dei finanziamenti alle imprese, quello sugli incentivi alla disoccupazione giovanile, la tassa sulle sigarette elettroniche non sono altro che l'ennesima illusione. Una parvenza che è sinonimo di presa in giro.
Di presa per i fondelli. Caro Stato gli italiani non sono stupidi, sono solo troppo buoni, voi siate almeno sinceri e annunciate esplicitamente le vostre azioni e misure che altro non sono che l'ennesima stangata sulle nostre tasche, già strabucate e completamente vuote.