ANPAR: “LA MEDIAZIONE CIVILE È LEGGE COMUNE NON PREROGATIVA DI UNA SOLA PARTE
Di Redazione (del 05/07/2013 @ 07:16:44, in Italia, letto 1249 volte)

Lavoro, lotta all'evasione, competitività, ripresa economica, benessere dei cittadini, riforme strutturali, tutte cose che non possono essere ostacolate da un piccolo raggruppamento "politico" ispirato ad ideologia sulla mediazione civile fuori da ogni regola che, senza appartenere a un   ordine legislativo e senza incarichi di governo, si propongono di esercitare il loro potere su chi ha facoltà di decisioni politiche, per ottenere l’emanazione di provvedimenti normativi, in proprio favore o dei loro clienti, riguardo a specifici problemi e interessi personali o da categorie di persone che si considerano separate dagli altri, con speciali diritti e privilegi.” A dichiararlo è la A.N.P.A.R. (Associazione nazionale per l'arbitrato & la Conciliazione), che in una nota aggiunge: “Giù le mani dalla mediazione civile e commerciale da parte di queste lobby e caste. Le tre associazioni non riconosciute dell'avvocatura sono partite dalla "geografia dei tribunali" (notizia dell'ultima ora; la Corte Costituzionale in un comunicato "ha dichiarato INFONDATE le questioni di legittimità dell'art. 1, comma 2, della legge 14/2011, del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 e del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 157. In poche parole la Corte Costituzionale ha dato ragione alla Parlamento, al Governo, alla Cancelleri, a partire da settembre cambia la geografia dei tribunali. Altro che "calpestata dignità". La ministra Cancelleri ha detto semplicemente la verità.

 

 

 

 

Il vero scopo - secondo la pacata risposta nella forma ma non nella sostanza - dell'intervento del presidente del CNF e unicamente quello di voler mettere le mani sulla risoluzione EXTRAGIUDIZIALE delle controversie (mediazione e arbitrato), paventando la gratuità dei procedimenti. Avete mai sentito dire di un avvocato che lavora gratuitamente? Abbiamo già visto il disastro di certi organismi di mediazioni dell'avvocatura prima della "sospensione della dell'obbligatorietà".

Perchè non sono state pubblicate il numero delle mediazioni che gli organismi costituiti dagli ordini professionali hanno portato a termine? La verità: tutte le domande presentate per la mediazione hanno avuto per esito la mancata adesione (sic!). Su cento domande poche "unità" di accordi conclusi. Bene dunque, l'affondo della ministra Cancelleri. Ha detto semplicemente la verità di come effettivamente stanno le cose e la Corte Costituzionale Le ha dato ragione su tutte le questioni per le quali è stato indetto lo sciopero se tale lo si può definire. Uno sciopero che, guarda caso, coincide con il "periodo feriale"
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Ma c'è una ragione: se fatto in data diversa - conclude il comunicato di ANPAR - forse pochi avrebbero aderito e la lobby ne sarebbe uscita ancora una volta sconfitta. Alla saggia Cancelleri non può capitare nulla di male ha detto come sempre quello che pensa, al contrario nessun è obbligato a percorrere la via che porta alla risoluzione delle controversie al di fuori della giustizia ordinaria. La volontà dei cittadini è sacra e non può essere condizionata da falsità ed interessi di parte.”


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