Le vacanze sono finite e il rientro necessita di elaborazione psicologica e preparazione fisica. Noi genitori abbiamo il doppio compito del rientro ai ritmi frenetici dati dal lavoro e la famiglia e il delicato ruolo di sostenere i nostri figli per l’imminente apertura delle scuole che richiede, da parte nostra, grande attenzione per i loro stati d’animo.
Alle giornate senza orario e impegni, dedite al gioco e alla pigrizia, si sostituiranno mattinate di lezioni e impegni pomeridiani, con conseguenziale riduzione del tempo trascorso insieme tra genitore e figlio che, soprattutto nei bimbi in tenera età, sarà sentita come una mancanza di affetto incolmabile.
E’ un cambiamento e, come tale, è opportuno affrontarlo con calma e gradualità: in vista della data di inizio, è consigliabile cominciare a parlare ai nostri figli della scuola, creando delle aspettative positive e stuzzicando la loro curiosità come, ad esempio, provare ad immaginare quanto possano essere cresciuti i suoi compagni di classe o elencare le materie nuove che studieranno e che gli permetteranno di imparare cose interessanti trasmettendogli l’entusiasmo della novità e la gioia di ritrovare i compagni di banco; rispolverare i ricordi raccontandogli i nostri rientri scolastici e l’allegria dei primi giorni di scuola in cui si raccontano le proprie vacanze e avventure.
Dal punto di vista pratico,invece, è bene iniziare a mandarli a letto la sera presto e svegliarli prima la mattina per ricominciare ad abituarsi ai tempi scolastici in modo da aiutare i nostri figli (ma anche noi) a riprendere il ritmo. Velocizzare i tempi preparando i vestiti e la cartella con i libri la sera prima per il giorno dopo: si risparmia tempo la mattina successiva e si può riuscire a dormire qualche minuto in più.
E ancora, con l’inizio della scuola sarebbe opportuno un cambio di alimentazione: è bene che la mattina i piccoli facciano una ricca colazione, con parecchi zuccheri, per affrontare lo sforzo della scuola e la cena non troppo pesante, affinché siano in grado di addormentarsi con facilità.
Infine, stabilire da subito un dialogo costante con gli insegnanti, il cui ruolo è affiancato a quello dei genitori, nel progetto di crescita dei figli.