SEGNALAZIONE DEI LETTORI, C. LENTI: “IGNOTI AUTOMOBILISTI FINGONO UN INCIDENTE ED ESIGONO SOLDI PER IL DANNO”
Di Redazione (del 07/10/2013 @ 06:59:00, in Segnalazioni, letto 2614 volte)

Ennesimo episodio di piccoli grandi soprusi truffaldini perpetrati a parte di ignari cittadini. A segnalarcelo prima telefonicamente e poi per email è il signor Cosimo Lenti, che ci racconta la sua disavventura. “Sabato pomeriggio con mia moglie ci siamo recati presso il centro commerciale ubicato vicino a Paolo VI per acquistare un forno a micro-onde in sostituzione di quello guastatosi pochi giorni prima.

Verso le 20,30 stavamo tornando a Grottaglie quando – dopo aver superato il distributore di carburante abbiamo rallentato e ci siamo incolonnati con altre auto a causa del restringimento della carreggiata causato dalla sostituzione dei guard-rail centrali che avremmo incontrato più avanti
.”

 

 

Ad un tratto – scrive ancora il sig. Lenti - le auto che ci precedevano hanno sorpassato un’auto che procedeva a bassa velocità. Noi eravamo gli ultimi della fila e mentre ci affiancavamo a quest’auto ho sentito un colpo sordo dalla fiancata della mia auto. Appena sorpassata, quest’auto ha cominciato a lampeggiare ed io, temendo qualche danno alla mia uto causato dai lavori in corso mi sono fermato nella prima piazzola di sosta che ho trovato, subito raggiunto dall’auto che avevo appena sorpassato, da cui è sceso un uomo di mezza età che ha cominciato ad inveire contro di me sostenendo che durante il sorpasso avessi urtato la sua auto con la mia, danneggiandone la carrozzeria. Era buio e piovigginava, a sostegno delle sue affermazioni quest’uomo mi ha mostrato il danno sulla sua fiancata, avvicinandosi poi alla mia auto mostrandomi un graffio che era – a suo dire – la prova del contatto.

“ “Mentre provavo a replicare, questo sconosciuto ha alzato il tono della voce lamentando un danno di migliaia di euro, minacciando di chiamare i carabinieri e strepitando contro di me e mia moglie che – impaurita – era rimasta in macchina.  Fortunatamente ho mantenuto la calma ed ho fatto notare al mio interlocutore che l’altezza del danno alla sua carrozzeria e quella del graffio sulla mia auto - che credo abbia provocato lui mentre si avvicinava – differivano di almeno venti centimetri. Costui non ha voluto sentire ragioni ed ha continuato a tenere un atteggiamento minaccioso, tanto da indurmi a offrirgli 50 euro per chiudere la questione, somma che lui ha accettato subito , allontanandosi poi in tutta fretta
.”

 

 

 

Ancora scosso per l’accaduto stamattina (domenica, n.d.r.) ho esaminato la macchina alla luce del mio garage, constatando che il graffio è stato causato con un chiodo o una chiave, ho raccontato l’accaduto a mio figlio che mi ha detto che episodi simili sono molto frequenti, soprattutto verso persone sole o anziane, in condizioni di più o meno evidente sudditanza psicologica.

Dietro suo consiglio quindi, vincendo la vergogna per la mia ingenuità, mi sono deciso a segnalarvi l’accaduto per mettere in guardia gli altri automobilisti contro queste truffe, odiose e pericolose anche se spesso si risolvono con la perdita di qualche decina di euro.


Raccogliamo e facciamo nostro l’appello del sig. Lenti, che ringraziamo per aver voluto condividere la sua disavventura; questi episodi sono molto diffusi e fanno leva sulla paura, la preoccupazione o la bontà d’animo di ignari automobilisti, truffati da malfattori senza scrupoli. L’elenco è quasi infinito: dall’urto in fase di manovra nel parcheggio o sorpasso allo specchietto retrovisore laterale urtato nell’incrocio in una via stretta passando dall’investimento di un pedone, per non dire di episodi ancora più gravi, i cui il malcapitato automobilista è costretto con le minacce o indotto con l’inganno a fermarsi e scendere dall’auto per essere poi rapinato. In casi sospetti è sempre bene non fermarsi, specialmente in zone buie o isolate; se i sospetti sono più gravi o siete oggetto di minacce verbali o fisiche, così come se siete vittime di manovre che tentano di rallentarvi o bloccarvi non esitate ad allertare telefonicamente la Polizia di Stato o i Carabinieri, comunicando la vostra posizione e tutti gli elementi utili a rintracciare l’auto pirata ed il suo autista.

Se siete costretti a fermarvi, cercate di farlo sempre in modo da non farvi bloccare tutte le vie di fuga e soprattutto non innescate reazioni violente: mantenete la calma, salvaguardate la vostra incolumità e quella di eventuali vostri passeggeri e fate buon viso a cattivo gioco, memorizzando quanti più particolari possibili dell’accaduto per dare appena possibile l’allarme alle Forze dell’Ordine.


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