ECO GIR, PREPARIAMOCI ALL’INVERNO: QUANDO SI PUÒ ACCENDERE IL RISCALDAMENTO?
Di Carlo Caprino (del 31/10/2013 @ 07:08:00, in ecoGir, letto 1109 volte)

In questi giorni le temperature sono eccezionalmente miti, e nulla appare più lontano dall’immaginare giornate fredde e caldaie accese per riscaldare case e luoghi di lavoro. Ma questa “estate di San Martino” non è   destinata a durare a lungo e prima o poi dovremo affrontare i rigori dell’inverno, che peraltro stanno già caratterizzando il clima di buona parte dell’Italia settentrionale.

Il fatto di avere impianti di riscaldamento cosiddetti “autonomi”, alimentati da una caldaia murale quasi sempre posta all’interno degli ambienti riscaldati, porta molti a pensare che anche l’accensione dell’impianto sia soggetto solamente ai desideri ed alle necessità dell’utente.

Questo è però vero solamente per quanto riguarda la necessità di produzione dell’acqua calda per il bagno o altre necessità simili, mentre per il riscaldamento degli ambienti è obbligatorio rispettare le leggi in vigore.

 

 

 

L’accensione degli impianti di riscaldamento è disciplinata da norme precise, tra le quali la principale è la legge numero 10 del 9 gennaio 1991 ed il Dpr numero 412 del 26 agosto 1993 con le sue successive modifiche. Tra le principali indicazioni, queste leggi indicano, in base al Comune di appartenenza, una data di accensione e un limite orario giornaliero di utilizzo dell’impianto di riscaldamento.

I Comuni italiani sono così divisi in zone climatiche che vanno dalla A (la più calda che comprende solo i Comuni di Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle in provincia di Agrigento) alla F (la più fredda con Comuni come Belluno e Trento).

 

 

 

La provincia di Taranto rientra nella zona climatica C, che prevede un limite massimo consentito di 10 ore giornaliere di funzionamento del’impianto di riscaldamento, per un periodo che va dal 15 novembre al 31 marzo, salvo casi eccezionali da stabilire all’occasione.

Mancano insomma ancora due settimane, e sarebbe opportuno, prima di procedere all’accensione, richiedere un controllo dell’impianto da parte di un tecnico abilitato, che verifichi il regolare funzionamento delle apparecchiature di controllo e sicurezza, assicurando così un regolare funzionamento dell’impianto senza rischi e senza sprechi energetici.


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