NO AL SALLASSO TARSU PER AZIENDE ARTIGIANALI E COMMERCIALI A TARANTO
Di Redazione (del 02/12/2013 @ 05:27:20, in Economia, letto 1037 volte)

Evitiamo la desertificazione economica in una città già duramente messa alla prova al danno di immagine dell’ilva.” E’ quanto chiedono le imprese commerciali ed artigiane di Taranto in un comunicato firmato dai presidenti di Confartigianato Taranto, Confesercenti Taranto e CNA Taranto. “Gli operatori economici protestano ad alta voce contro l’ipotesi di aumento del 18% della tarsu per il 2013 annunciata dal comune e confermata nella riunione del 28 novembre 2013 - a palazzo di città.

Riteniamo assurdo che a questi incontri sia sempre assente il sindaco e che nessun dirigente della divisone competente si sia presentato per spiegare perché i costi di tarsu –amiu siano levitati in pochi anni di ben 9 milioni di euro
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Perché a fronte di 38 mln di euro del 2010/11 siamo arrivati ad un costo complessivo tarsu-amiu di ben 47ml di euro – chiede il comunicato - e per quale motivo si sia arrivati a pochi giorni dall’approvazione del bilancio (massimo 30 novembre) a convocare le categorie produttive per comunicare che ci sarà un aumento del 18% di una tariffa già insopportabile in periodi normali figuriamoci in periodo di crisi e senza apportare spiegazioni plausibili all’aumento del costo servizio amiu . Se questi calcoli dovessero corrispondere al vero ci ritroveremmo alla chiusura forzata di molte attivita’ in brevissimo tempo.

 

 

 

Una attività artigianale con 100 mq dovrebbe pagare in più 265 euro con saldo di fine d’anno di 634 euro!! Un’attivita’ di ristorazione con 100 mq. si ritroverà a pagare in più 362 euro con saldo di 867 euro!! I bar o attivita’ similari dovrebbero pagare ben 333 euro in più con un saldo di fine d’anno di 796 euro!!

Riteniamo doveroso avvisare il comune di Taranto che se non ascolterà le nostre proteste ci costringerà ad adire a vie legali oltre che a proteste di diverso tipo, affinchè venga applicato questo concetto base previsto dalle legge “la copertura della percentuale dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo è assicurata attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa, derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso.” metteremo a disposizione gratuitamente i nostri legali per istruire ricorsi di massa (class-action) per far si che la legge venga applicata e che le imprese non vengano scambiate per salvadanai da usare per ripianare macroscopici errori commessi nella gestione di una azienda importante come l’amiu
.”


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