“SONO FINITI I SOLDI PER LE PENSIONI”, PROTESTE E DISAGI ALL’UFFICIO POSTALE DI VIA MESSAPIA A GROTTAGLIE
Di Redazione (del 04/12/2013 @ 15:05:43, in Cronache, letto 1651 volte)

I primi giorni di ogni mese sono una sorta di calvario per centinaia di cittadini, in particolare anziani e invalidi, che si sottopongono a lunghe code per poter riscuotere la loro pensione presso gli sportelli degli uffici postali. Questa situazione di disagio si acuisce a dicembre e gennaio, mesi in cui si aggiungono alle operazioni normalmente svolte, anche il pagamento di diverse tasse e imposte.

Lunghe ore di attesa, non di rado in piedi, a volte addirittura all’esterno degli uffici postali a causa delle regole che impediscono l’ingresso di un numero di utenti superiore a quello permesso dalle vigenti normative di legge, in tutto per poter riscutere il denario necessario – quando non indispensabile – alle tante incombenze quotidiane.

 

 


Oggi alle 14,30 presso l’ufficio postale di via Messapia, al disagio si è aggiunta la beffa: un impiegato si è affacciato nella sala di attesa ed ha annunciato con voce stentorea ai pensionati presenti che era terminata la disponibilità di denaro contante e le possibilità offerte ai presenti erano due: accontentarsi di cento o duecento euro per poi tornare domani, oppure attendere e sperare che giungessero utenti che – effettuando pagamenti in contanti – rimpinguassero le casse dell’ufficio.

 

 

 

Facile immaginare il coro di lamentele e proteste che si è subito levato al termine dell’annuncio: c’era sosteneva di essere in fila da ore, chi aveva preso qualche ora di permesso dal lavoro per accompagnare un parente anziano, chi doveva ritirare denaro accreditatogli con un vaglia. Tutto inutile, i soldi erano finiti e toccava attendere e tornare un altro giorno.

Teoricamente il pagamento delle pensioni andrebbe effettuato sulla base di un ordine alfabetico, percui ciascun beneficiario dovrebbe presentarsi all’incasso solo nei giorni stabiliti in base alla lettera iniziale del suo cognome, e la disponibilità di cassa è (o dovrebbe essere) calcolata in base al numero degli utenti previsti. Ma vuoi perché i soldi servono sempre, specie in questo periodo, vuoi per la tendenza tutta italiana ad ignorare tranquillamente regole, elenchi, classifiche e graduatorie così non è quasi mai, e ciascuno – più o meno legittimamente – si presenta all’incasso quando vuole e può, rischiando a volte spiacevoli sorprese come quella di oggi pomeriggio.


(immagine di repertorio)


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