Difficile raccontare la personale di pittura di Oronzo D’Amuri esposta in questi giorni alla galleria comunale “L’Acchiatura” di Grottaglie. Difficile non perché le opere esposte non forniscano stimoli e sensazioni, ma per l’esatto contrario. Che si tratti di paesaggi o nature morte, immagini di città o scorci naturali, quadri astratti o delicatamente figurativi, ogni opera cattura lo spettatore, lo ferma lo travolge con i suoi colori e lo trasporta in un altro “qui ed ora” onirico e intrigante.
Non bastassero i colori ricchi, le vernici opulente, i tratti cangianti ad emozionare, si aggiunge il tema della mostra, discreto ma evidente in ogni quadro: la memoria di Adriana, moglie dell’artista prematuramente scomparsa. A lei i quadri sono dedicati; è lei la musa ispiratrice, qualche che sia il soggetto ritratto; per lei ogni tela vive, si mostra e si esprime, come un lascito che riecheggia di una passione e di una emozione che – dopo decenni – neppure la dipartita terrena potrà spezzare.

Difficile ridurre tutto ciò in poche, fredde e distaccate parole, si rischia la piaggeria o il cinismo, l’esaltazione facile o lo stupore verbale fine a sé stesso. Meglio, molto meglio consigliarne la visita. Una visita lenta, dolce, paziente, che abbia il tempo necessario per fermarsi davanti ad ogni quadro, immergersi nei suoi colori: rossi accesi, gialli splendenti, verdi folgoranti e tenui azzurri che si compongono armonici in un tutt’uno armonico e mai stucchevole.

La mostra è aperta sino al 6 gennaio con ingresso libero ogni giorno dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle 17,30 alle 21,00 presso la galleria comunale de “L’Acchiatura” in via Vittorio Emanuele II nei pressi del monastero di Santa Chiara, nel centro storico di Grottaglie.
