CARROZZIERI CONTRO L’OBBLIGO DEL RISARCIMENTO ‘IN FORMA SPECIFICA’: “PENALIZZA IMPRESE E AUTOMOBILISTI”
Di Redazione (del 30/01/2014 @ 18:01:49, in Economia, letto 1092 volte)

Un cinquantina di carrozzieri provenienti da tutta la provincia di Taranto hanno partecipato ad una assemblea della categoria contro alcune norme della riforma Rc Auto previste dall’art.8 del Decreto Legge n. 145/2013 denominato ‘Destinazione Italia’. Lo rende noto un comunicato a firme di Fabio Paolillo, direttore di Confartigianato Imprese di Taranto.

L’iniziativa – spiega il comunicato - è stata organizzata a Taranto presso la Confartigianato, che rappresenta circa 160 imprese di carrozzeria operanti sul territorio ionico con una forza lavoro complessiva di circa 700 unità. Oggi la riforma della RcAuto, il decreto legge, rende nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni ai veicoli incidentati.

In pratica, le nuove norme impongono di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In questo modo, sottolineano i carrozzieri di Confartigianatgo, si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti con 60.000 addetti in tutta Italia, che non operano in convenzione con le assicurazioni. In sostanza, si impedirebbe ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia
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Non accetteremo mai – prosegue il comunicato - di essere messi fuori mercato in nome di una presunta riduzione delle tariffe Rc auto e di una finta liberalizzazione. Non ci faremo rubare il nostro sogno che ognuno di noi ha coltivato ed intrapreso sin da bambino!! E’ quanto sostengono i Carrozzieri di Confartigianato, che hanno proclamato la mobilitazione delle imprese e dei propri dipendenti e hanno deciso di andare dal Prefetto di Taranto e di coinvolgere tutti i Parlamentari pugliesi.

I Carrozzieri di Confartigianato contestano questa norma che è l’esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizza tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le Assicurazioni impongono condizioni contrattuali-capestro che le costringe a lavorare sotto costo, mettendo SICURAMENTE A RISCHIO anche la qualità della riparazione e la sopravivvienza delle stese imprese e dei lavoratori.

E’ singolare che proprio nelle misure indicate dal Governo per abbassare i costi a carico delle Pmi, si nasconda un meccanismo che mette fuori mercato migliaia di piccole imprese. Con il provvedimento sulla riforma della Rc Auto si va in direzione opposta rispetto alla libera concorrenza nel settore e senza che ciò permetta di realizzare il tanto auspicato calo delle tariffe RC auto
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Liberalizzare – aggiungono i Carrozzieri di Confartigianato - significa ampliare l’offerta, mentre il provvedimento varato dal Governo metterebbe fuori gioco molte migliaia di carrozzerie che hanno individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato. Inoltre, la norma crea un grave e palese conflitto di interesse in cui ricadono le Assicurazioni che, per legge, sono obbligate a risarcire il danno e non ad occuparsi direttamente della riparazione.

Vogliamo evidenziare bene che questa norma penalizza e molto anche la libertà e la volontà degli automobilisti e per questo sollecitiamo anche la mobilitazione delle associazioni dei consumatori. Il nostro appello –
concludono arrabbiati e determinati i Carrozzieri di Confartigianato – è rivolto a tutti i Parlamentari – ed in particolare a quelli pugliesi e tarantini: NON TRADITECI! NON FATE PASSARE QUESTA LEGGE CHE UCCIDE UNA INTERA CATEGORIA. NON PERMETTETE CHE LA LOBBY DELLE ASSICURAZIONI RUBI IL NOSTRO SOGNO DI UNA VITA!


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