In un momento quanto mai travagliato per l’Italia, alle prese con una crisi economica che oramai dura da anni, certamente non alleviata dalle vicissitudini politiche di queste ultime settimane, giunge una celebrazione che dovrebbe spingere molti a riflettere sul significato di questo giorno.
Si celebra il 68° anniversario della liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista e come in tantissime città italiane, anche a Grottaglie si svolgeranno diversi eventi per ricordare questa ricorrenza, con il coinvolgimento delle autorità civili e militari e la partecipazione di istituzioni associazioni e cittadini.
Alla vigilia di questo anniversario, riproponiamo il video girato nel 2008, che contiene una lunga ed interessante intervista al responsabile di una associazione di ex bersaglieri, che fornisce interessanti spunti di riflessione non solo per celebrare il sacrificio dei tanti che si immolarono per la salvezza dell’Italia, ma anche – se non soprattutto – per non dimenticare quell’eccezionale momento di “rinascita nazionale” che vide unite – pur nelle rispettive differenze – tantissime persone che si impegnarono per un obbiettivo che poteva sembrare utopistico o irraggiungibile, ma che pure fu colto.
Se oggi possiamo godere della libertà e della democrazia lo dobbiamo a loro, ed in momenti come questi in cui le istituzioni democratiche vedono messa in discussione la loro validità e oscurata la loro credibilità da parte di una parte consistente degli italiani, non è certamente inutile e retorico ritornare con la memoria e con la gratitudine a quei momenti, tragici ed esaltanti, che furono la base politica e popolare su cui fu costruita la Nazione che noi oggi abbiamo.
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