Il circolo SEL “Pier Paolo Pasolini” ha iniziato, domenica 4 novembre e per tutte le domeniche fino al 9 dicembre in Piazza Principe di Piemonte a Grottaglie, la campagna per la raccolta firme sui referendum abrogativi della riforma Fornero sull’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, sull’art. 8 della legge finanziaria 2011 del governo Berlusconi .
"L’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, ante riforma Fornero, - dichiara SEL in un comunicato - tutelava tutti i lavoratori da licenziamenti illegittimi o discriminatori, nelle aziende con più di 15 dipendenti, in esecuzione della pronuncia del giudice: il datore di lavoro doveva reintegrare il lavoratore sul suo posto di lavoro, corrispondendogli le mancate retribuzioni non godute nel periodo seguente il licenziamento; mentre nelle aziende con meno di 15 dipendenti, se l’azienda non reintegrava il lavoratore, il datore di lavoro doveva corrispondere un’indennità sostitutiva.
Con la norma Fornero viene meno la certezza e l’uniformità del diritto, in quanto soggetta all’interpretazione del giudice, accentuando la mercificazione del lavoro e soprattutto del lavoratore. Così il lavoro diventa mera merce di scambio, in quanto il Giudice non può più tutelare il lavoro come diritto con cui ogni cittadino possa concorrere al progresso materiale o spirituale della società, perché l’ attuale riforma sostituisce l’ indennizzo al reintegro.
L’art. 8 della legge finanziaria 2011 (l. 148/2011) – continua il comunicato di SEL - dà la possibilità di derogare il contratto nazionale di lavoro con accordi su base aziendale o territoriale: questo articolo, oltre a ledere il principio costituzionale della parità dei salari a parità di lavoro, consegna i diritti dei lavoratori nelle mani di qualsiasi sigla sindacale a prescindere dalla stessa rappresentanza. Tutto ciò precarizza le condizioni di lavoro soprattutto nelle piccole e medie aziende e nei territori a più alta densità di disoccupazione con conseguente incremento del sottosalario e del lavoro nero.
Contro la destrutturazione dei diritti e la precarizzazione delle giovani generazioni, Sinistra Ecologia Libertà aderisce e sostiene la proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione del Reddito Minimo Garantito. Il circolo ha iniziato la raccolta delle adesioni per questo strumento ,che ha lo scopo di contrastare il rischio marginalità ed esclusione con la garanzia del riconoscimento della dignità della persona attraverso un sostegno economico, da non intendersi come semplice misura assistenziale ma un’opportunità per i più giovani.
Il reddito minimo – conclude il comunicato di SEL - garantisce alle giovani generazioni di poter essere liberi ed autonomi nelle scelte dei propri percorsi formativi, senza essere schiavi della propria condizione economica. In buona sostanza si permette ai giovani di non svendersi nel mercato del lavoro alle peggiori condizioni possibili."
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