L'oratorio della congrega del SS. Sacramento, uno dei patrimoni storico culturale della città di Grottaglie, potrebbe tornare al suo antico splendore a breve, secondo quanto comunicatoci dall’attuale tesoriere della confraternita, e il denaro che servirà per il consolidamento, ricostruzione e restauro deriverebbe interamente da somme ripartite dalle donazioni per l’otto per mille per la “conservazione di beni culturali” dell’anno appena trascorso, e la ditta incaricata per i lavori sarebbe stata già individuata.
Una bella notizia che giunge a più di sei anni dal disastroso crollo della struttura e che sembra un regalo che celebra la ricorrenza dell’otto dicembre, la giornata dell’Immacolata Concezione a cui tanti grottagliesi associano proprio l’antica Congrega del SS Sacramento, che una volta celebrava tale ricorrenza e quella del Corpus Domini in Giugno. L’antica chiesetta adibita a inizialmente a cappella, situata nel centro storico (Via Carducci) e adiacente alla Chiesa Matrice ha origini lontane: basti pensare che la Chiesa Madre è stata fondata nel 1390 (ed è fra le più antiche di Puglia) e la Congrega subito dopo.
Era il 20 Marzo 1910 quando l’allora Arciprete della Chiesa Matrice, Don Giuseppe Petraroli (1874-1953), in occasione del restauro e della riapertura al culto della Cappella del SS. Sacramento, mandò alle stampe il prezioso volumetto intitolato “Origine e vicende della Cappella del SS. Sacramento in Collegiata restaurata e riaperta al culto il 20 Marzo 1910 in Grottaglie per cura dell’Arciprete D. Giuseppe Petraroli”. L’autore accenna all’istituzione della Confraternita del SS. Sacramento, risalente al 1550, analizza gli avvenimenti legati al culto del SS. Sacramento che in un primo tempo veniva venerato all’altare maggiore della Collegiata ed il cui tabernacolo (ciborio) fu abbellito grazie ad offerte e donazioni che aumentarono costantemente la bellezza ed il fascino della struttura, che nel 1583 salutò l’aggiunta delle statue.
Con il trascorrere degli anni crebbe l’esigenza di dedicare al SS. Sacramento un luogo appartato e così, intorno al 1576, la Cappella ad esso dedicata sorse al posto dell’altra in nome di San Donato. Da allora la Confraternita si assunse il compito di avere cura e di allestirla per i riti sacri. Seguirono nel corso degli anni interventi di restauri fino alla fine del 1800 circa. Questi rimaneggiamenti strutturali pare abbiano causato la riduzione delle arcate laterali, inoltre si parla della distruzione del frontespizio della cappella di San Ciro fino all’abbattimento dei raggi di pietra del rosone centrale della facciata che vennero però sostituiti da altri in legno.
All’inizio del ‘900 l’edificio venne nuovamente riaperto al culto e fu interessato da interventi di decoro con l’inserimento di opere di pregio artistico. Nel 1910 l’Arciprete di allora scrisse di essere assai contento e orgoglioso di rivedere aperta al culto la Cappella che nel frattempo era stata arricchita e abbellita anche in occasione della giornata della Domenica delle Palme.
Triste la data del 4 marzo 2004 quando l’antica sede della Congrega del SS Sacramento di Grottaglie crollò su sé stessa a causa di un cedimento strutturale, portandosi dietro, oltre alle macerie, anche un pezzo consistente della storia del centro rinomato in tutto il mondo per l’antica arte ceramica. Fortunatamente al momento del crollo non c’era nessun confratello all’interno e quindi il danno è risultato “solo” artistico e storico, oltre che strutturale. L’allora priore e il tesoriere attualmente in carica che furono testimoni del crollo parlarono di numerose infiltrazioni di acqua e di crepe nella struttura che fecero cedere a sua volta la copertura.
Pochissimi giorni dopo una ditta allora impegnata nei lavori di un’altra chiesa di Grottaglie venne incaricata di raccogliere le macerie e di puntellare le poche pareti rimaste in piedi. Poi tutto è rimasto così da allora. Abbiamo cercato più volte di vedere in che condizioni versa la Cappella ormai chiusa da più di sei anni, dopo aver contattato telefonicamente il tesoriere che oggi è l’unico ad occuparsi della Congrega, e recandoci di persona sul posto. Purtroppo non è mai stato possibile accedere o quanto meno osservare dall’esterno cosa è rimasto dell’edificio.
Si sa che all’interno vi erano affreschi – se non di valore artistico tuttavia di valore storico – e degli antichi recipienti utilizzati come lampade votive che in parte poi vennero riportati in salvo dai confratelli. Dentro era conservato anche un coro ligneo con degli scanni ma della sua integrità non se ne ha certezza!
La prima a muoversi per un intervento di recupero fu la BCC di San Marzano di San Giuseppe: il Direttore Generale Emanuele Di Palma chiamò l’Amministrazione comunale per avviare un’opera congiunta e venne approvata quella che va sotto il nome di Operazione "Grottaglie nel Cuore" e assieme al Sindaco Bagnardi e ai rappresentanti della Confraternita si cercò di intraprendere una gara di solidarietà. Il pensiero del Dr. Di Palma fu: "Abbiamo tutti il dovere di intervenire per far sì che una parte importante del nostro patrimonio storico e culturale non vada dispersa. La nostra Banca ha l'obiettivo di destinare le risorse raccolte al servizio del territorio, concretizzando così l'appartenenza e l'identità che da sempre ci contraddistinguono. Noi abbiamo aperto il salvadanaio. A tutta la comunità, adesso, il compito di aiutare a far sì che il grande patrimonio non vada disperso".
All'iniziativa di solidarietà si poteva aderire con i contributi da versare su un apposito conto corrente e inoltre vennero realizzati e messi gratuitamente a disposizione, dal ceramista Giuseppe Fasano, 50 salvadanai distribuiti dalla Confraternita all'interno delle attività commerciali e delle filiali della Banca. Aderì anche il Lion’s Club locale all’iniziativa ma ancora la ristrutturazione ed il restauro del piccolo edificio non cominciavano, quando finalmente nel 2007 la Congrega ricevette un contributo pari a 132.750,00 euro, grazie al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri [del 23 novembre 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 292 del 17 dicembre 2007], sulla base della ripartizione della quota dell'otto per mille per l'anno 2007 che ammontava a oltre 46 milioni di euro.
Dopo tante traversie potrebbe essere davvero la volta buona, e tutti i grottagliesi si augurano di poter rivedere al più presto questa storica struttura restituita ai suoi antichi splendori.
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