Tra poche ore si aprirà il conclave che eleggerà il nuovo Pontefice di Roma che succederà a Papa Benedetto XVI. Diversi i papabili ma sono attualmente in due che si starebbero contendendo il Soglio di Pietro.
Secondo voci di corridoio i due cardinali che sarebbe in "pole" sono l'italiano Angelo Scola e il canadese Marc Ouellet.
Previsioni assolutamente dettate dalla curiosità dei media che da ragioni e basi solide, questo perché ogni cardinale presente in conclave potrebbe essere il nuovo Papa. Senza previsioni né rumors che tengono.
Ma conosciamo insieme questi due super papabili.
Marc Ouellet è nato a La Motte l'8 giugno 1944.
Eì un cardinale e arcivescovo cattolico canadese.
Dal 2010 è prefetto della Congregazione per i Vescovi. Dal 2002 al 2010 è stato arcivescovo di Québec. È stato creato cardinale il 21 ottobre 2003 da papa Giovanni Paolo II.
Il 25 maggio 1968 fu ordinato sacerdote e fu per due anni viceparroco di Saint-Sauveur de Val-d'Or. Nel 1970 si trasferì inColombia per insegnare teologia al seminario maggiore di Bogotá, retto dalla Compagnia dei Sacerdoti di San Sulpizio, della quale diviene membro nel 1972.
Proseguì i suoi studi a Roma, ottenendo una licenza in filosofia dalla Pontificia Università San Tommaso d'Aquino nel 1974. Tornò quindi in Colombia come professore e membro della direzione del seminario maggiore di Manizales. Due anni dopo, nel1976 venne richiamato in Canada per ricoprire le stesse funzioni nel seminario maggiore di Montréal.
Nel 1978 decise di proseguire gli studi. Rientrato nuovamente a Roma, nel 1983 ottiene un dottorato in teologia dogmaticadalla Pontificia Università Gregoriana. Terminati gli studi tornò una terza volta in Colombia come professore al seminario diCali. Un anno dopo, nel 1984 divenne rettore del seminario di Manizales, incarico che mantenne fino al 1989.
Nel 1990 tornò in Canada come rettore del seminario di Montréal e dal 1994 come rettore del seminario di Edmonton. Dal1996 al 2002 fu ordinario di teologia dogmatica a Roma alla Pontificia Università Lateranense.
Divenne membro associato a Communio, la rivista teologica fondata, tra gli altri, da Joseph Ratzinger e Hans Urs von Balthasar e improntata a temi moderati e conservatori.
Il 19 marzo 2001 fu consacrato vescovo da papa Giovanni Paolo II, che il 3 marzo dello stesso anno lo aveva nominato segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e vescovo titolare di Agropoli.
Il 15 novembre 2002 fu eletto arcivescovo di Québec e primate del Canada. È stato considerato come uno dei più strenui difensori delle fede cattolica nella gerarchia religiosa canadese, anche in seguito alle posizioni prese in occasione della "Rivoluzione tranquilla" degli anni sessanta avvenuta a suo giudizio troppo precocemente. Il cardinale ha appoggiato il ritorno all'adorazione eucaristica e la reintroduzione del Canto gregoriano.
Venne proclamato cardinale nel 2003 da papa Giovanni Paolo II.
Prese parte al conclave del 2005 come cardinale elettore e, secondo alcuni osservatori fu egli stesso uno dei papabili; il National Catholic Reporter lo collocò infatti tra i primi venti porporati con le più alte possibilità di essere eletto al soglio pontificio, mentre secondo altri la sua elezione sarebbe stata appoggiata dallo stesso cardinale Ratzinger, divenuto poi papa Benedetto XVI.
Il 30 giugno 2010 Benedetto XVI lo nominò prefetto della Congregazione per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina e, il 6 aprile 2011, membro del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.
Ouellet parla correntemente sei lingue: francese (madrelingua), inglese, spagnolo, portoghese, italiano e tedesco.
Angelo Scola nasce il 7 novembre 1941 a Malgrate da Carlo, camionista, e Regina Colombo, casalinga. Suo fratello maggiore, Pietro, diverrà in seguito sindaco di Malgrate rimanendo in carica per diversi mandati.
Partecipa all'Azione Cattolica e frequenta il liceo classico Alessandro Manzoni a Lecco. Nel 1958 incontra per la prima volta don Luigi Giussani a Lecco, durante la Settimana Santa, in alcuni incontri di preparazione alla Pasqua, e rimane colpito dalla sua figura e dalla sua predicazione; diviene quindi presidente della Gioventù Studentesca locale.
Dopo due anni di ingegneria al Politecnico, passa a filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore, dove diviene grande amico di don Giussani. Nel 1967 Scola consegue la laurea con una tesi sulla filosofia cristiana sotto la guida di Gustavo Bontadini. Tra il 1965 e il 1967 è anche presidente della FUCI di Milano, nominato dal cardinale Giovanni Colombo.
Prende quindi, da adulto, la decisione di diventare prete, entrando nel 1967 al seminario diocesano milanese: un anno aSaronno, quindi a Venegono, da cui esce lasciando la diocesi ambrosiana per passare al seminario di Teramo, dove verrà ordinato presbitero il 18 luglio 1970 per la diocesi di Teramo dal vescovo di Teramo e Atri Abele Conigli, conosciuto quando questi era vescovo di Sansepolcro, diocesi nella quale si era formato il primo gruppo toscano di Comunione e Liberazione. Recentemente, diverse fonti di stampa hanno riportato che Scola sarebbe stato allontanato dal seminario di Milano a causa della sua vicinanza a CL. Secondo una diversa ricostruzione (di Andrea Tornielli, vaticanista de La Stampa) Scola e altri seminaristi vicini al movimento di Comunione e Liberazione avrebbero fatto richiesta di ricevere anticipatamente l'ordine del suddiaconato per evitare di dover compiere il servizio militare che avrebbe comportato una prolungata sospensione degli studi, dai diciotto ai trentasei mesi; da parte dei superiori del seminario milanese (era rettore Bernardo Citterio) vi sarebbe stato tuttavia un atteggiamento di diffidenza nei loro confronti, e la richiesta non fu accolta: la decisione di recarsi in Abruzzoper ricevere il ministero del culto sarebbe stata presa anche su consiglio di Luigi Giussani e Francesco Ricci.
Nel 1969 si reca a Friburgo, in Svizzera, per continuare gli studi, conseguendo il dottorato in teologia con una tesi sul tomistaMelchior Cano. Partecipa attivamente al movimento Comunione e Liberazione e collabora alla fondazione della rivista internazionale Communio e dell'edizione italiana della stessa, entrando in contatto con Henri de Lubac e Hans Urs von Balthasar; con quest'ultimo realizza due libri intervista.
In numerosi viaggi, ha modo di conoscere anche il mondo dell'Ortodossia. In questo, "suo grande apripista sarà soprattutto don Francesco Ricci, singolare interlocutore internazionale con esperienze e personalità cristiane dell'Europa “dall'Atlantico agli Urali”, ancor prima che cadesse il muro di Berlino".
Dal 1972 al 1976 dirige l'ISTRA (Istituto per gli Studi per la Transizione) dove riunisce giovani ricercatori a confrontarsi su teologia, scienze umane e filosofia.
Nel 1976 partecipa al primo convegno ecclesiale organizzato dalla CEI su “Evangelizzazione e promozione umana”, e nel programma viene indicato come proveniente da Caserta.
Nel 1979, insieme ad altri esponenti di punta di CL (Formigoni, Bagnoli, Buttiglione e Folloni) intervenne ad una lezione su temi di filosofia e antropologia tenuta privatamente a Berlusconi (che aveva da poco acquistato "Il Giornale"), Dell'Utri e Confalonieri
Inizia l'insegnamento all'Università di Friburgo, dove diviene dapprima assistente ricercatore presso la cattedra di filosofia politica e successivamente professore assistente inTeologia morale; in seguito insegna alla Pontificia Università Lateranense (1982), dove tiene fra l'altro l'insegnamento di cristologia contemporanea nella facoltà di Teologia.
Collabora, in qualità di consultore, con la Congregazione per la Dottrina della Fede dal 1986 al 1991.
Il 20 luglio 1991 viene nominato vescovo di Grosseto: riceve l'ordinazione episcopale dal cardinale Bernardin Gantin nella Patriarcale Basilica Liberiana il 21 settembre dello stesso anno. Il motto episcopale del cardinal Angelo Scola è «Sufficit gratia tua» («Basta la Tua grazia»). A Grosseto riapre il Seminario diocesano, fonda l'Istituto Filosofico-Teologico "San Guglielmo di Malavalle" e fonda la scuola media e il liceo diocesani.
Nel 1994 viene nominato membro della Congregazione per il Clero, e nel luglio 1995 rettore della Pontificia Università Lateranense e preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, incarichi per i quali nel settembre 1995 lascia la guida della diocesi di Grosseto.
Lo stemma del cardinale mentre era patriarca di Venezia; differisce dallo stemma attuale per la presenza del Leone di san Marco, simbolo della città di Venezia.
Il 5 gennaio 2002 viene insignito della carica di patriarca di Venezia, succedendo così sulla cattedra di San Marco al cardinale Marco Cé; riceve dalle mani del pontefice il pallio degli arcivescovi metropoliti il 29 giugno dello stesso anno.
Nel concistoro ordinario pubblico del 21 ottobre 2003 è nominato cardinale e gli viene assegnato il titolo dei Santi XII Apostoli.
Dal 9 aprile 2002 è presidente della Conferenza Episcopale Triveneta. Nel settembre 2003 istituisce il polo pedagogico accademicoStudium Generale Marcianum, che viene solennemente inaugurato il 24 aprile 2004 dall'allora Segretario di Stato, il cardinale Angelo Sodano[10] durante la solennità di San Marco evangelista, patrono di Venezia.
Nel 2004, "per promuovere la reciproca conoscenza e l'incontro tra il mondo occidentale e quello a maggioranza musulmana", fonda il Centro Internazionale di Studi e Ricerche Oasis, la cui rivista semestrale "Oasis" ne diventa la prima espressione.
A partire dall'anno accademico 2003/2004 tiene un corso, articolato in cinque anni, agli studenti di Teologia e di Diritto Canonico sull'Essenza del cristianesimo, nel quale presenta una riflessione teologica/antropologica.
Il 10 aprile 2005, nell'Assemblea ecclesiale diocesana celebrata nella patriarcale basilica cattedrale di San Marco Evangelista, dà ufficialmente il via alla sua prima visita pastoralenella diocesi con la lettera di indizione "Oggi devo fermarmi a casa tua" (Lc 19,5).
È gran cancelliere della Facoltà Teologica del Triveneto, inaugurata a Padova il 31 marzo 2006.
Dal 27 settembre 2009 al 7 febbraio 2010 ricopre anche l'ufficio di amministratore apostolico di Treviso.
Il 6 marzo 2010, in occasione della visita pastorale, assiste pontificalmente (non celebra personalmente la Messa, ma benedice il diacono per la proclamazione del Vangelo, tiene l'omelia e impartisce la benedizione finale, come se fosse lui il celebrante principale, perciò rivestito del piviale invece che della casula) alla Santa Messa nella forma extraordinaria del Rito Romano(messa tridentina) celebrata da padre Konrad zu Löwenstein, della Fraternità Sacerdotale San Pietro, presso la chiesa di San Simon Piccolo in Venezia.
Nell'agosto 2010, durante la sua lectio al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, sostiene come la testimonianza si manifesti nell'osservanza religiosa. Ciò in polemica con i "moralisti", i più insidiosi tra i peccatori in quanto abuserebbero del richiamo a comportamenti esemplari affermando: "Diventa allora necessario liberare la categoria [dei moralisti] della testimonianza dalla pesante ipoteca moralista che la opprime riducendola, per lo più, alla coerenza di un soggetto ultimamente autoreferenziale".Gad Lernercommentando l'intervento ravvisa in tale prolusione una giustificazione dell'indulgenza verso il degrado dei comportamenti dei politici al potere. Nella stessa giornata, elogiaRenato Farina: "sono pochi i giornalisti bravi come lui".
Nel novembre 2010 rivolge ai fedeli del patriarcato la sua prima lettera pastorale per "condividere" con loro "la gioia suscitata dall'annuncio della visita" che papa Benedetto XVI avrebbe compiuto ad Aquileia e a Venezia sabato 7 e domenica 8 maggio 2011.
Il 28 giugno 2011 Benedetto XVI lo nomina arcivescovo di Milano a seguito della rinuncia per raggiunti limiti di età del cardinale Dionigi Tettamanzi.
Secondo i resoconti del vaticanista Sandro Magister, la scelta di Scola (con il conseguente spostamento dalla sede patriarcale di Venezia a quella arcivescovile di Milano, fatto senza precedenti) sarebbe stata fortemente decisa dapapa Benedetto XVI, anche a motivo della conoscenza di antica data tra i due (Scola aveva collaborato con Ratzinger alla redazione della rivista Communio negli anni settanta ed era stato consulente per la Congregazione della Dottrina della Fede mentre Ratzinger era prefetto). Nelle "consultazioni" indette in Italia dal nunzio Giuseppe Bertello, la nomina di Scola aveva avuto l'appoggio anche di Julian Carron, leader di Comunione e Liberazione.
Il 7 settembre si congeda dal patriarcato di Venezia e il 9 settembre, per mezzo del vicario generale Carlo Roberto Maria Redaelli, prende possesso dell'arcidiocesi di Milano.
Il 21 settembre riceve il pallio da Benedetto XVI nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.
Il 25 settembre fa il suo ingresso ufficiale nell'arcidiocesi di Milano. Nel suo saluto alle autorità e ai milanesi, lancia il suo invito: "Milano, metropoli illuminata, operosa ed ospitale: non perdere di vista Dio"; augura quindi alla Chiesa milanese di essere "capace di incontrare l'uomo alla radice del suo bisogno".
Nell'ottobre 2011 è eletto presidente della Conferenza Episcopale Lombarda.
Dal 1º al 3 giugno 2012 accoglie papa Benedetto XVI in visita pastorale all'arcidiocesi di Milano in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie (30 maggio-3 giugno2012).
Il 3 settembre dello stesso anno, nel Duomo di Milano, presiede le solenni esequie del cardinale Carlo Maria Martini.
L'8 settembre viene pubblicata la sua prima lettera pastorale all'arcidiocesi dal titolo "Alla scoperta del Dio vicino". In essa invita i fedeli ambrosiani a "concentrarsi sull'essenziale" e a preferire "i linguaggi della gratitudine piuttosto che quelli del puro dovere, decisione di dedicare tempo alla conoscenza e alla contemplazione più che proliferazione di iniziative, silenzio più che moltiplicazione di parole, l'irresistibile comunicazione di un'esperienza di pienezza che contagia la società più che l’affannosa ricerca del consenso. In una parola: testimonianza più che militanza".
Questo articolo è stato scritto da Redazione. Ogni contenuto è scritto direttamente dall'autore indicato, il quale ne è responsabile. L'autore scrive a titolo e per conto personale. Nessun altro autore è responsabile. L'autore di ogni contenuto si assume la responsabilità di quanto scrive. Nel caso di pubblicazioni di materiali e contenuti che dovessero ledere qualcosa o qualcuno si prega di inviare la segnalazione via mail: info@grottaglieinrete.it, verranno immediatamente rimossi.
Cerca
Trovi interessante l'argomento e vorresti altre informazioni in merito? Prova a ricercarle con il motore di ricerca, o su tutto il web (in generale), o sul magazine (nel dettaglio).