Il 12 marzo scorso il Comitato per la difesa dell'Ospedale "San Marco" di Grottaglie ha incontrato il Sindaco Ciro Alabrese per avere notizie riguardanti il nosocomio grottagliese. "Nell’incontro – riferisce una nota - il Comitato si è fatto portavoce delle preoccupazioni dei cittadini, già evidenziati nel passato, di casi di presunta malasanità e degli incredibili disagi a cui sono sottoposti gli ammalati e loro parenti, oltre a quella degli stessi operatori sanitari, per il fatto che gli ammalati, anche in situazioni di emergenza, sono costretti ad un continuo andirivieni tra Grottaglie e Manduria.
Anche gli esami ed interventi chirurgici, che possono continuare ad essere effettuati a Grottaglie, incredibilmente (pazienti o esami strumentali), vengono spostati a Manduria con insopportabili disagi e pericoli per i pazienti stessi. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con i tagli imposti dal Piano, anzi sono fonte di sprechi insopportabili e ingiustificati.
Con il piano di Rientro Sanitario, è stato imposto alla Sanità Jonica, il più grosso sacrificio, imponendo il tasso più basso di posti letto: 2,8% a fronte dell'indice nazionale che è del 4,7%. Ricordiamo che l'area Jonica è toccata gravemente da un inquinamento che è il più altro in tutta Europa (ILVA, raffinerie, discariche) di conseguenza la nostra provincia ha il più alto tasso di malattie tumorali. Ridimensionare ancora posti letto vorrebbe dire non aver diritto ad essere curati, anche perché le liste d'attesa sono di circa 90 giorni in tutti i reparti e ambulatori.
Il Comitato, - prosegue la nota - insieme alle istituzioni, si sta battendo per il diritto alla salute dei cittadini e alla salvaguardia dell’ospedale di Grottaglie, presidio sanitario assolutamente indispensabile per tutto il territorio del Distretto, per cui è attento all’evolversi della questione riguardante il riconoscimento del Punto Nascita al “San Marco”.
A tal proposito il Sindaco Alabrese si è detto fiducioso e convinto che il Punto Nascita del nostro Nosocomio, sulla base di elementi oggettivi, ha reali potenzialità per rimanere operativo sul territorio in quanto possiamo raggiungere gli obbiettivi assistenziali nella logica e sicurezza del paziente,a valido supporto del nosocomio di secondo livello. Infatti i circa 800 parti e altri interventi di ostetricia che si effettuano nel nosocomio Grottagliese, decongestionano l'Ospedale Centrale che non potrebbe più offrire assistenza adeguata e si continuerebbe a trasferire le pazienti creando ulteriori disagi.
Il Comitato – conclude la dichiarazione - ritiene importante mantenere alta l’attenzione sulle sorti dell’ospedale continuando con le iniziative come la petizione popolare che ha raccolto diverse migliaia di firme e con le manifestazioni tenutesi nei mesi scorsi. Auspica che con le istituzioni si riprenda quell’azione unitaria che ha portato il Consiglio Comunale, il 21 settembre 2011, all’approvazione unanime del documento sottoscritto anche dai consiglieri regionali tarantini. Per questo il Comitato chiede la convocazione della Commissione Consiliare con la presenza dei referenti istituzionali e del Comitato stesso."
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