Il clima politico sembra sempre più incandescente, e tra tattiche diplomatiche e strategie elettorali il rischio è di alzare un gran polverone che porti a perdere di vista quelli che sono i problemi che oggi vive il nostro territorio. Tra questi c’è sicuramente il lavoro, in tutte le sue varie declinazioni: lavoro nero, lavoro abusivo, lavoro sottopagato, lavoro che non c’è. Da mesi a Taranto si sta svolgendo la “vicenda Teleperformance”, un caso a suo modo emblematico di quello che è il presente d il futuro del lavoro nella provincia jonica.
Proprio per questo specifico valore, assume una valenza particolare la lettera aperta di alcuni lavoratori della Teleperformance in vista del congresso provinciale del Partito democratico.
Siamo lavoratrici e lavoratori di Teleperformance di Taranto, azienda leader nell’offerta di servizi di telemarketing: rappresentiamo una delle più grandi realtà produttive dell’intera provincia jonica, con circa duemila contratti di lavoro subordinato e centinaia di collaborazioni a progetto.
Recita cosi il comunicato stampa giunto in Redazione a firma dei rappresentati Rocco Soranno, Gianfranco Laporta, Giancarlo Caracciolo, Giovanni Scognamiglio, Domenico Perelli, Fabrizio Pastore, Angelina Bibba Grazia Santoro, Enrico Burrasca, Cosimo Caforio.
Da diversi mesi la nostra Azienda si trova in notevoli difficoltà per gli effetti della grave crisi economica internazionale e per la concorrenza sleale di altri call center che offrono lavoro “a cottimo” nei garage e nei sottoscala e prezzi stracciati ai loro committenti. Viviamo quindi una situazione di forte disagio e il timore, ogni giorno, è quello di essere nuovamente risucchiati dalla precarietà. In tutto questo tempo abbiamo apprezzato la solidarietà e l’impegno dell’attuale Segreteria Provinciale del PD in difesa dei nostri posti di lavoro, culminati con la partecipazione dell’on. Cesare Damiano - ex Ministro e autore di quelle norme che consentirono la stabilizzazione di migliaia di operatori del settore - allo sciopero indetto dalle OO.SS. lo scorso 30 Aprile.
Riteniamo anche che l’aver portato a Taranto la “Festa Democratica Nazionale sul Lavoro” abbia dato ulteriore prova dell’interesse del PD verso i temi dello sviluppo e dell’occupazione in una terra così tormentata come la nostra.
Eppure, alla vigilia di un così importante Congresso Provinciale, i mezzi di comunicazione raccontano soltanto di un PD in crisi di identità e lacerato in varie correnti. Siamo preoccupati e sfiduciati dinanzi a vecchie polemiche e sterili divisioni che si ripropongono periodicamente, tanto più adesso che bisognerebbe approfittare del crollo del Centrodestra e del berlusconismo. Noi abbiamo bisogno di sentire al nostro fianco un grande Partito popolare e progressista che abbia una forte identità, entusiasmo e solide radici nei territori.
Taranto ha bisogno di una politica forte e rinnovata, perché il nostro territorio sta diventando una pericolosa polveriera: ogni giorno, infatti, c’è un’azienda in più che dichiara lo stato di crisi; crescono disperazione e nuove povertà; gli stessi Comuni non riescono ad assicurare servizi e assistenza ai cittadini.
Molti di noi sono iscritti e militanti del PD, altri semplici elettori e simpatizzanti. Tutti, però, siamo consapevoli che il PD vive, si rafforza, diventa il motore di una nuova alleanza riformista se i problemi di chi lavora, di chi combatte contro la precarietà e l’illegalità, di chi non arriva alla fine del mese, sono il suo assillo quotidiano. Un grande Partito fondato sul lavoro e impegnato a lottare ogni giorno in difesa della dignità dei lavoratori. E’ per tutte queste ragioni che sosteniamo la candidatura di Luciano Santoro come nuovo Segretario Provinciale del PD.
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