Una lieta notizia è giunta, quasi di sorpresa, a rallegrare lo staff di GIR; nel corso della messa di lunedì 16, monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, ha annunciato che il prossimo 9 dicembre, presso la concattedrale di Taranto, verrà ordinato diacono Cosimo Quaranta, nostro concittadino studente di teologia presso il seminario di Molfetta. Cosimo Quaranta, nominato l’anno scorso ”lettore” da mons. Benigno Luigi Papa, è uno dei più seguiti collaboratori di Grottaglie In Rete, curando con puntualità e competenza la redazione di articoli che illustrano la vita dei santi della chiesa cattolica o analizzano la storia ed il significato di celebrazioni e ricorrenze.
A Cosimo ed alla sua famiglia vanno gli auguri e i complimenti di tutto lo staff di Grottaglie in Rete, certo che la sua preparazione e la sua determinazione sapranno fargli affrontare con entusiasmo e passione gli impegni che la sua missione comporta.
Il diacono è – nella gerarchia della chiesa cattolica - il ministro che ha ricevuto il primo grado dell'Ordine sacro delle chiese cristiane. La sua figura risale all’inizio della storia cristiana (il termine deriva dal greco “diákonos, ovvero servitore) quando assolveva ad un servizio amministrativo e assistenziale ed era subordinato al vescovo.
Attualmente (fonte: wikipedia.it) il diacono è abilitato a servire i fedeli nel ministero dell'altare, della parola e della carità. Ha la facoltà di amministrare alcuni sacramenti (il battesimo, e - solo per il rito latino - il matrimonio) su delega del parroco, il vero responsabile, è inoltre ministro ordinario della santa Comunione ed esercita il ministero della parola. Inoltre il diacono di rito latino può impartire benedizioni di persone, luoghi e oggetti, benedizioni eucaristiche e presiedere il Rito delle Esequie e altre liturgie fuori della Messa. A differenza di coloro che sono costituiti nell’ordine dell’episcopato o del presbiterato non riceve però la missione e la facoltà di agire nella persona di Cristo Capo.
I diaconi permanenti possono essere ordinati tra i battezzati celibi e anche tra coloro che sono sposati; se però sono celibi, dopo l'ordinazione diaconale non possono più sposarsi. Nelle celebrazioni e concelebrazioni eucaristiche, presiedute da un presbitero o da un vescovo, la lettura del vangelo è sempre di competenza del diacono, se presente.
Non è obbligatorio per il diacono portare l'abito talare o il clergyman; molti diaconi aggiungono quindi come segno al loro vestiario civile una spilla raffigurante una croce o, nel caso dell'ordine dei Francescani, un Tau.
Microsoft VBScript runtime
error '800a0009'Subscript out of range: 'xRel'
/dblog/inc_pagina.asp, line 128