“Non molto tempo fa, gli Artigiani e le PMI di Taranto operanti nel settore Edile hanno dato voce, per mezzo dell’ANAEPA CONFARTIGIANATO EDILIZIA, alle difficoltà che il settore sta attraversando ed alla necessità che le poche risorse ricadenti sul territorio debbano rimanere alle imprese tarantine, pertanto siamo contenti che anche un’altra Associazione Datoriale sia scesa finalmente in campo per fornire il suo contributo in una battaglia che, come già detto, da tempo l’ANAEPA si è prodigata a portare avanti per la tutela dell’intero comparto Edile tarantino.” A dichiararlo è Stefano Argento, Presidente ANEPA Taranto, che in un comunicato scrive: “E’ necessario, da sempre ribadito dalla nostra Associazione, un dialogo costruttivo con i principali attori economici della nostra città e in primis con la politica locale. L’ANAEPA è certamente contraria al massimo ribasso ma bisogna anche dare un concetto tecnico alla questione; il segretario della CGIL, Luigi D’isabella, è prontamente intervenuto sui giornali dichiarando NO AL MASSIMO RIBASSO, perfetto, siamo d’accordo, ma bisogna anche spiegare e far comprendere le varie metodologie di aggiudicazione e dare un preciso indirizzo alle Stazioni Appaltanti in merito al metodo più idoneo per consentire massima partecipazione e trasparenza.”
“E’ doveroso precisare, - scrive Argento - per non creare ulteriore confusione, che esistono altri metodi di aggiudicazione oltre il MASSIMO RIBASSO e sono il PREZZO Più BASSO, contemplato dall’esclusione automatica delle offerte anomale, e l’OFFERTA ECONOMICAMENTE Più VANTAGGIOSA. Il Decreto Fare ha prorogato fino al 31/12/2015 la possibilità di utilizzare IL PREZZO PIU’ BASSO, contemplato dall’esclusione automatica delle offerte anomale, sino all’importo di euro 5 mln. Il PREZZO PIU’ BASSO, contemplato dall’esclusione automatica delle offerte anomale, rappresenta il miglior criterio a disposizione delle Stazioni Appaltanti per i lavori d’importo inferiore alla soglia comunitaria di euro 5 mln, in quanto permette la massima partecipazione, una reale trasparenza e ribassi contenuti, che attualmente oscillano sul 28%.
La procedura dell’Offerta economicamente più Vantaggiosa sarebbe di maggior utilità se utilizzata su lavori d’importo superiore alla soglia di euro 5mln, in quanto non più possibile utilizzare il PREZZO Più BASSO, contemplato dall’esclusione automatica delle offerte anomale, e quindi unica alternativa rimasta al MASSIMO RIBASSO.
In considerazione delle ultime iniziative messe in campo da altri attori presenti nella vita economica e politica della città, - prosegue Argento - ci piace sottolineare che noi artigiani e PMI, che consideriamo la nostra impresa ed i collaboratori che ci lavorano parte delle nostre famiglie, lotteremo con tutte le nostre forze per non chiudere e per divulgare un senso di responsabilità politica.
Sono numerose le problematiche del comparto Edile e le principali da annoverare sono certamente: la carenza di commesse, la non certezza dei pagamenti a causa del patto di stabilità, l’alta pressione fiscale, la stretta del credito da parte delle Banche, una classe politica non predisposta al dialogo e al confronto con gli imprenditori locali.
Cogliamo inoltre l’occasione per invitare le Stazioni Appaltanti ad attuare ciò che è previsto dal Decreto Fare, ovvero: prevedere e pubblicizzare, nel bando di gara, l’Anticipazione del 10% dell’importo contrattuale e prevedere lo scorporo della mano d’opera dall’importo dei lavori soggetto a ribasso.
Auspichiamo, infine, - conclude Argento - in una linea comune con le altre Associazioni Datoriali e Sindacali per il fine ultimo di creare un’unica voce con lo scopo di aiutare la ricrescita del settore Edile territoriale, volano da sempre dell’economia.”
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