«In quella che era una discarica di inerti nascerà uno dei teatri all’aperto più grandi e suggestivi del Mezzogiorno d’Italia. Una cicatrice del nostro territorio diventa un motivo d’orgoglio, un contenitore culturale di altissimo livello». E’ soddisfatto, Raffaele Bagnardi. Sarà proprio lui, sindaco di Grottaglie, ad alzare il velo sulle rinate Cave di Fantiano. Questa sera, insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Orlando, al titolare dell’Ambiente Ciro Alabrese, all’ingegner Gaetano Cavallo ed all’architetto D’Elia illustrerà i lavori di recupero e valorizzazione che hanno interessato le Cave, palcoscenico naturale che tornerà ad essere fruibile con una rinnovata veste scenografica.
I lavori sono iniziati la scorsa estate, il 17 agosto è prevista invece l’inaugurazione vera e propria. «Le Cave hanno già ospitato eventi di grande importanza» continua il sindaco «come ad esempio il festival di Musica Mundi. Ma le strutture installate erano di tipo mobile. Ora, invece, in una delle cave più grandi c’è una struttura fissa, che può ospitare sino a 2.500 spettatori, con un palco ed un retropalco all’altezza degli standard dei maggiori spettacoli d’Europa. Contiamo - insiste Bagnardi - di fare entrare le Cave in una rete di contenitori culturali di livello internazionale».
Il progetto di rinascita delle Cave di Fantiano è stato finanziato con fondi comunitari, incanalati nei Por - programmi operativi regionali - 2000/2006. Sino agli anni ‘70 la zona è stata interessata all’estrazione e produzione di conci di tufo e sabbia calcarenitica. Quindi il degrado, la trasformazione in discarica abusiva, sino ad una prima rifioritura dell’ecosistema, con il predominio della macchia mediterranea, un bosco di pini d’aleppo, una fauna ricchissima e varia.
L’intuizione vincente è quella di trasformare “Fantiano” in un palcoscenico di grande impatto, per arrivare al progetto che culminerà con l’inaugurazione del 17 agosto. Che raggiungerà lo scopo di dotare la città ed il territorio di una serie di spazi all'aperto che possano essere utilizzati per tutti gli eventi di carattere sociale, ricreativo, spettacolare e culturale, e capaci di accogliere per tutto l'anno attività, eventi e manifestazioni culturali e artistiche. Giovanni Di Meo
Fonte: Tarantosera
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