Fare turismo. Questo è stato fatto sabato 28 e domenica 29. Si è fatto turismo nella città di Grottaglie. Un turismo vivo. Unito. Lontano dai mille problemi e dalle mille avversità. Le scuole, gli enti civili, quelli religliosi e quelli pubblici si sono uniti per rendere fruibili alcune strutture che generalmente sono chiuse durante tutto l'anno.
Il FAI con la manifestazione "Giornate di primavera" in collaborazione con l'Assessorato al Turismo e le scuole hanno aperto le porte del Santuario della Madonna di Mutata e del Convento dei frati di San Francesco di Paola.
Ci aspettavamo un semplice "porte aperte". Abbiamo invece trovato giovani ciceroni preparatissimi che con spontaneità e un pizzico di timore guidavano i turisti e non (molti grottagliesi non hanno perso l'occasione di rivedere il santuario della Madonna di Mutata e soprattutto di vedere per la prima volta le sale riservate del convento dei Paolotti) nei monumenti aperti.
Siamo stati guidati da una cordiale studentessa della scuola Don Luigi Sturzo di Grottaglie.
Con gentilezza e graziosità ci ha illustrato come un libro aperto tutte le nozioni e gli aspetti storico artistici dei monumenti che stavamo visitando.
Questi piccoli ciceroni hanno "portato per mano" tutti i curiosi, i turisti, gli appassionati.
La sensazione che abbiamo avvertito è stata quella di una città che vive. Una città che quando vuole sa mostrarsi in tutta la sua bellezza.
Un plauso a chi ha reso possibile questo weekend storico-culturale, sopratutto ai tanti ragazzi, studenti delle scuole medie, che con dovere e spirito di partecipazione hanno riempito le nostre menti con la loro spontanea saggezza.