Dei “peccati” molto più che veniali di Trenitalia ci siamo occupati spesso, sia descrivendo la “avventurosa” epopea che deve affrontare il coraggioso viaggiatore che voglia raggiungere sulla strada ferrata l’”Altra Italia”, sia segnalando lo stato di estremo degrado in cui è lasciata la stazione di Grottaglie. Insomma, se i passeggeri aeronautici piangono, quelli ferroviari non ridono certo e così (“finalmente!”, esclama qualcuno) anche la politica decide di mobilitarsi, almeno per un atto dimostrativo e la proposta di occupare simbolicamente la stazione di Taranto, lanciata da Luciano Santoro continua a raccogliere adesioni, tra cui quella del sindaco di Grottaglie che in un comunicato dichiara: “Non permetteremo che Trenitalia confini la provincia jonica e i suoi passeggeri in un isolamento incomprensibile” annunciando anche l’adesione del Comune di Grottaglie all’occupazione simbolica della Stazione di Taranto, indetta per le ore 9 di mercoledì 12 ottobre.
“Come amministratore e cittadino – sottolinea il Sindaco Alabrese - ritengo del tutto immotivato l’ennesimo taglio sul fronte dei trasporti operato da Trenitalia, che si appresta a cancellare anche gli ultimi collegamenti veloci in partenza da Taranto. Si stenta a comprendere come un territorio densamente abitato e fortemente sviluppato economicamente come il nostro, possa essere messo volontariamente in uno stato di abbandono e isolamento, costringendo i nostri cittadini a “viaggi della speranza” che segnalano una spaccatura sempre maggiore tra nord e sud del Paese.
La decisione, che penalizza anche i cittadini grottagliesi, è il segno di tempi nei quali si cerca di mettere in atto un lacerante federalismo a senso unico, che tra le tante storture punta sull’alta velocità ferroviaria nel Settentrione, mortificando il Mezzogiorno.
Condivido la necessità che la Regione Puglia e l’assessore regionale ai trasporti Guglielmo Minervini chiedano urgentemente un incontro al Governo nazionale, per mettere a fuoco il problema e concertarne soluzioni condivise. Per questo mi associo agli appelli di coesione e intervento dell’on. Ludovico Vico e accolgo ben volentieri l’invito a partecipare del consigliere provinciale Luciano Santoro, promotore dell’iniziativa, segnalando la mia più attiva adesione a qualsiasi proposta che ponga al centro del dibattito politico e istituzionale lo sviluppo del nostro territorio”.