La situazione della sanità pubblica, l’efficienza delle strutture e lo stato patrimoniale e finanziario sono da oramai diversi mesi costantemente oggetto di discussione e confronto tra le forze politiche e sociali. In tutto questo tempo ci sono stati convegni pubblici e prese di posizione sia dei partiti che degli amministratori. In gioco sono evidentemente interessi legittimi ma contrastanti tra loro; ad una oramai inderogabile revisione dell’assetto ospedaliero pubblico si oppone il desiderio del cittadino di disporre di presidi sanitari nel proprio comune di residenza; la banale constatazione che maggiori servizi comportano maggiori risorse impegnate stride con una sanità che offra servizi e prestazioni a “costo zero” per l’utente.
La faccenda insomma, nonostante (o forse a causa...) di questa ampia messe di interventi, pare ancora in alto mare, e la matassa è evidentemente ben lungi dal potersi ritenere sbrogliata. Ultimo intervento, in ordine di tempo, è quello del primo cittadino grottagliese: dopo le controverse e poco chiare notizie, apparse in questi giorni sulla stampa regionale e locale, circa i drastici tagli di risorse alla sanità pubblica e circa le ipotesi addirittura di inopinata chiusura di molti ospedali, il Sindaco di Grottaglie, Raffaele Bagnardi, con una nota indirizzata al Sindaco di Taranto (prot. n. 015699 del 15/06/10), ha chiesto le convocazioni urgenti sia della Rappresentanza sia della Conferenza provinciali dei Sindaci, per discutere tre punti all’ordine del giorno:
1) analisi degli articoli apparsi di recente sulla stampa in ordine alla sanità regionale e, in particolare, alla sanità ospedaliera;
2) stato attuale dell’iter di approvazione del Piano Attuativo Locale (PAL); 3) discussione sull’Atto Aziendale della ASL di Taranto.
Il 7 gennaio 2009 (circa due anni or sono), la Conferenza provinciale dei Sindaci, presieduta dallo stesso Sindaco Bagnardi, ha espresso parere favorevole, con osservazioni, al PAL, proposto dalla ASL di Taranto. Da quella lontana data, la Regione non ha ancora definitivamente approvato detto strumento di pianificazione territoriale, così determinando ritardi, e persino rischi di vanificazione, al collegato Atto Aziendale, che ne avrebbe dovuto rendere operativi gli orientamenti e ne avrebbe dovuto implementare le medicine e i servizi previsti.
Riguardo a siffatte questioni, il Sindaco Bagnardi si è così espresso. “È necessario chiarire e capire bene le dichiarazioni, i commenti e le argomentazioni, che in questi giorni si sono, con frenesia, rincorsi sui giornali, certo non illuminandoci, riguardo alla situazione della sanità regionale”. “Non di meno, occorre comprendere, tra i frangenti di questa congiuntura economica, quale reale considerazione potrà ancora avere la Regione delle proposte già avanzate con il PAL triennale 2008/2010, per altro giunto quasi a scadenza, senza mai essere partito operativamente”.
“E tutto ciò bisogna farlo nelle competenti sedi istituzionali, onde evitare ulteriori confusioni su tali importantissime problematiche e per scongiurare pure le, oramai divenute noiose e demagogiche, strumentalizzazioni sostenute dalle opposte partigianerie elettoralistiche”. “Nelle nostre analisi e, poi, nelle nostre successive decisioni, ci deve guidare la logica dei comprensori territoriali”. “Nella provincia di Taranto, sono stati definiti quattro comprensori, in cui insistono otto ospedali”. “Ebbene, a ciascuno di questi ambiti necessita garantire un’adeguata sanità pubblica, speriamo fuori da sperperi e illeciti”. “Una sanità pubblica, che, una volta tanto, non invochi la “razionalizzazione”, come una forca ragionieristica a danno dei pazienti”. “Per quanto attiene, poi, alla ipotetica paventata condanna degli ospedali di Grottaglie e Massafra, vorrei ricordare, con estrema franchezza, che essi insistono in due distinti comprensori, assai differenti tra loro, per configurazione e domanda di salute”.
“Diverse tra loro sono altresì le situazioni e le consistenze organizzative dei due nosocomi”. “Nel comprensorio orientale (180.000 abitanti, 18 Comuni: il più popoloso e articolato della provincia) sono adesso attivi l’ospedale base di Grottaglie e l’ospedale intermedio di Manduria”. “Allo stato dei fatti, non penso si possa sentenziare l’immediata chiusura di Grottaglie o lasciare che Grottaglie sia, a poco a poco, cannibalizzato da Manduria, ordine di servizio dopo ordine di servizio”.
“Penso invece che, all’interno del comprensorio, la ASL debba rendere complementari e sinergiche le funzioni esistenti nei singoli ospedali, valorizzando le professionalità disponibili”. “Quindi mi aspetto subito, da parte della ASL, la proposta di un siffatto sistema, per discuterlo e approvarlo”. “E voglio sperare che non ci siano più disposizioni tecniche, emesse fuori da percorsi e contesti concordati, quindi facilmente soggette a qualsiasi critica umorale del momento”. “Perciò andiamo presto alle riunioni di Rappresentanza e Conferenza, chiamando agli incontri la ASL e la Regione (anche i Consiglieri neo eletti, se sono interessati)”.
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