Giostre divelte, tubi spaccati ed affioranti dal terreno, strutture in pietra che perdono pezzi e stabilità, grossi tunnel di cemento ricettacolo di immondizia e vetri rotti, grotte scavate nella roccia diventate depositi di escrementi, cani randagi che girano indisturbati, panchine devastate dgli agenti atmosferici e dai vandali di turno, una torretta di avvistamento in cui possono entrare tutti grazie al cancello spalancato e da cui cadere è quasi più facile che salire.
Questo il desolante panorama della pineta in contrada "Frantella", o meglio del parco ricreativo realizzato anni fa al suo interno. Voleva, poteva, doveva essere un polmone verde attrezzato a pochi passi dalla città, è diventato l'ennesimo desolante esempio di quanto deleterio possa essere il vandalismo degli imbecilli e l'incuria di chi dovrebbe vigilare.
La sventura di Gravina di Puglia, con la morte dei piccoli Ciccio e Tore, è ancora fresca nella nostra memoria, per ricordare che basta pochissimo ad un bambino (ma anche ad un adulto...) per passare dal gioco alla tragedia, ed anche senza attendere il dramma, certo non rende felici vedere calpestato quello che potrebbe essere un fiore all'occhiello, un fiore che ci auguriamo venga meglio rispettato da tutti e più tutelato da chi di dovere.
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